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Forse non tutti sanno che la Sicilia, per un periodo breve della propria storia, ha avuto mire indipendentiste tornate di recente alla ribalta. Per calmare quelle mire, l’isola ha ottenuto uno Statuto Speciale che la lega all’Italia in modo quasi federale. I pochi che hanno creduto al sogno dell’indipendenza hanno combattuto battaglie anche sanguinose, tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e la metà degli anni Cinquanta. I monumenti che ricordano quegli eventi sono pochi, sparsi un po’ per tutto il territorio, ma sull’Etna se ne trova uno importante. A Murazzo Rotto, frazione di Randazzo. Luogo ideale – anche senza ideali politici romantici – per un Primo Maggio nella natura.

Il Monumento di Murazzo Rotto

murazzorotto 02Murazzo Rotto è un piccolo villaggio dentro il territorio comunale di Randazzo, la ben più nota cittadina medievale che domina il fianco nord dell’Etna. Ci si accorge a stento di passare attraverso questo paesino, situato sui due lati di una grande strada statale. Poi d’improvviso poche case, muretti di pietra lavica, e una bandiera gialla e rossa che sventola… quella della Sicilia.

Ci si ferma all’ombra degli alberi e si leggono le parole incise nella pietra che commemorano la morte di tre militanti del Movimento Indipendentista Siciliano, nel 1945. La guerra era finita già, ma in Sicilia continuava tra le contrade di campagna e le sciare dell’Etna. Qui a Murazzo Rotto si scontrarono Mario Turri (conosciuto con il nome di Antonio Canepa), Carmelo Rosano e Giuseppe Lo Giudice con una pattuglia di carabinieri che li uccise. Era il 17 giugno 1945.

In loro memoria fu posto un masso detto “Cippo”, sul quale sventola la bandiera della regione. Davanti a questo monumento ogni anno si tiene una cerimonia commemorativa alla presenza delle autorità di Randazzo.

L’itinerario di Murazzo Rotto

Il “Cippo” di Murazzo Rotto si trova sul percorso che collega alcuni dei posti più belli del

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photo GOOGLE MAPS

fianco nord dell’Etna. La stessa Randazzo, per esempio, città ricca di monumenti medievali, unici nel loro genere perché fatti in pietra lavica alternata a pietra bianca. La maggior parte sono bellissime chiese, spesso aperte per accogliere i turisti di tutto il mondo.

A pochi chilometri da Randazzo e da Murazzo Rotto si trova il fiume Flascio, il cui corso fu bloccato e deviato da una colata lavica che formò così una diga e un lago, visibile ancora oggi: lago Gurrida. Il lago si trova su una proprietà privata, che tuttavia si può attraversare grazie ai sentieri del Parco dell’Etna. Sempre su questo percorso, tra pascoli e colline, sorgono i ruscelli delle Favare di Maletto.

Tutti questi luoghi sono perfetti per trascorrere la Festa del Lavoro, il 1° maggio. Ma in particolare noi vi segnaliamo il Parco Sciarone. Si tratta di un bellissimo parco suburbano situato alle porte di Randazzo, quindi a ridosso di Murazzo Rotto. Formato da un boschetto di betulle, castagni e roverelle che si estende tra le rocce laviche, accoglie sentieri e aree attrezzate dove si può cucinare e mangiare seduti. Nel parco si trovano anche aree giochi per i bambini e itinerari per escursionismo e mountain bike.

Per arrivare sull’Etna …

Murazzo Rotto è vicino anche al vulcano. Poco più di 30 minuti di macchina separano il villaggio dal centro turistico di Piano Provenzana, Etna Nord. Un’ora di viaggio invece vi condurrà da Murazzo Rotto fino al Rifugio Monte Spagnolo e da lì, con una escursione guidata, si può raggiungere la Grotta dei Lamponi. (foto di G.Musumeci e Google Maps)


Autore: Grazia Musumeci