Il bello della montagna è che ci si sente padroni dell’universo. La fatica di una salita, di una rampicata, di un trekking durissimo si affronta pensando ai punti panoramici che vi faranno godere il mondo dall’alto. Se la montagna, come nel caso dell’Etna, è anche un vulcano attivo potreste trovarvi ad ammirare un panorama abbellito da fontane di lava o funghi di cenere. Lo spettacolo raddoppia, se saprete da quale punto ammirare la bellezza che vi circonda. Ecco alcuni suggerimenti sui migliori punti panoramici – facili e meno facili da raggiungere – sull’Etna.
Punti panoramici di Milo e Rifugio Citelli
Se la guida vi darà appuntamento presso la piazzetta del paese di Milo, sarete già fortunati. Siete infatti in un punto panoramico di tutto rispetto. Affacciandovi al belvedere, a poca distanza dal piccolo bar del posto, ammirerete ai vostri piedi il fianco orientale del vulcano, il mare, e tutta la costa fino a Taormina – che sarà più bassa di voi. In assenza di foschia, all’orizzonte apparirà la costa della Calabria.
Da Milo si potrà salire comodamente in macchina fino a Rifugio Citelli. Dal belvedere del rifugio stesso, lo sguardo abbraccerà più o meno lo stesso paesaggio visto da Milo, ma con una visuale molto più ampia e perfetta. Davanti a voi anche i porti di Riposto e di Catania. Dalle zone limitrofe del Citelli partono sentieri – abbastanza pesanti – che porteranno all’orlo di Valle del Bove: sentiero Parrini-Monte Scorsone, sentiero Serracozzo.
Schiena dell’Asino
Il sentiero Schiena dell’Asino parte qualche chilometro prima della località Rifugio Sapienza. Si lascia l’auto in uno slargo a pochi metri dal sentiero – ben indicato – e si segue questo percorso. Il sentiero è abbastanza pesante durante la prima ora di salita, ma diventa pianeggiante e rilassante nell’ultima parte. Si cammina fino a raggiungere una spianata in fondo alla quale sono posti alcuni sistemi di rilevamento e antenne dell’Istituto di Geofisica. Da qui, si ammirano i crateri sommitali e la Valle del Bove ai vostri piedi.
Punti panoramici dei Crateri Silvestri
I Crateri Silvestri sono una bottoniera di piccole bocche eruttive risalenti al XIX secolo. Alcuni
sono bassi e facilmente scalabili, uno è molto più ripido. Dalla cima di queste colline, lo sguardo copre liberamente uno spettacolo unico: tutta la costa orientale, fino al siracusano, e parte dell’entroterra. Nelle vicinanze ci si può ristorare presso i locali che fanno corona al Rifugio Sapienza. Purtroppo da qui è impossibile vedere i crateri principali dell’Etna. Ma poco lontano c’è la funivia, che vi porterà oltre i 2700 metri, verso la vetta.
Crateri Sommitali
I crateri sommitali dell’Etna sono situati a 3.300 metri e la loro altezza varia a seconda delle eruzioni che ne deformano l’aspetto fisico. Se si va ai crateri sommitali è obbligatorio essere accompagnati da guide esperte e obbedire ai loro ordini. Non sempre è possibile avvicinarsi o scalare questi crateri. In base alle condizioni di attività del vulcano, la visita potrebbe anche fermarsi molto prima – zona Torre del Filosofo, Crateri Ecrivà. In ogni caso, da quassù – metro più metro meno – potrete ammirare l’intera Sicilia.
Sciara del Ragabo
Un percorso meno duro, adatto alle famiglie, è quello che parte dalla fitta Pineta Ragabo, vicino al rifugio Brunek, a Etna Nord (Linguaglossa). Da qui si cammina per meno di un’ora attraversando prima il bosco, quindi – all’altezza della caserma della Forestale, si devia verso sinistra proseguendo nella vegetazione finché questa non si apre su una sciara (deserto di lava).
Seguendo il sentiero tracciato, si sale sulle lingue di roccia attraversando un altro piccolo bosco. Superato anche questo, si arriva ad un punto panoramico che si apre sul fianco nord e sui Peloritani. In caso di visibilità ottimale, l’occhio attento delle guide riesce a scorgere – tra le cime lontane – anche le sagome delle Isole Eolie! (FOTO GRAZIA MUSUMECI)