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La leggenda – forse legata a una storia talmente antica da essersi perduta – racconta che il luogo dove oggi sorge Pedara fosse dedicato a Giove, il padre di tutti gli dei. E che questi fosse celebrato da un tempio magnifico, una “ara” che era impossibile non ammirare. Le terre “ai piedi dell’ara”, in latino ad pedes arae, divennero con il tempo Pied’Ara, o Pedara. Ma se la leggenda affonda le radici tanto lontano, la storia di questo borgo sul fianco sud dell’Etna è un po’ più recente. Pedara, infatti, inizia a essere citata negli archivi dal XIII secolo in poi. Se vi trovate, oggi, nella Sicilia orientale non mancate di visitare questa cittadina che conserva una bellezza elegante, architetture medievali, e un panorama arioso e bellissimo sul vulcano.

Pedara e le sue chiese

Pedara nacque probabilmente intorno a un piccolo altare cristiano scampato alla dominazione araba, divenuto poi una chiesa parrocchiale ai tempi dei Normanni. Ha da sempre combattuto contro la furia del vulcano, che la distrusse tramite terremoti ed eruzioni. Il terreno, però, era tra i migliori e per questo la popolazione tornava puntualmente a ricostruire sul posto. L’agricoltura è stata sempre il centro dell’economia del paese, e i proprietari terrieri avevano qui le loro ville.

Tra il XV e il XIX secolo, Pedara ha visto nascere molte chiese. Tante sono ormai sparite, altre furono ricostruite meticolosamente dopo ogni disastro naturale. Oggi spicca su tutti la meravigliosa basilica di Santa Caterina. L’edificio, settecentesco, creato con un abile mix di pietra nera e pietra bianca e con mosaici di coccio sorge là dove un tempo sorgeva la parrocchia cinquecentesca. La facciata barocca è completata da una torre campanaria con richiami medievali, mentre gli interni sono finemente decorati e abbelliti da notevoli opere artistiche.

L’altra chiesa importante di Pedara è il Santuario Mariano dell’Annunziata, ovvero la primissima chiesa normanna originariamente costruita nel 1388. L’edificio attuale è stato ricostruito dopo il grande terremoto, tra il 1694 e il 1697, mantenendo le stesse fattezze del primo restauro quattrocentesco. L’esterno è semplice, e alterna il nero della pietra lavica e il colore dell’intonaco rosa mentre gli interni sono semplici e abbelliti da poche opere risalenti al XIX e XX secolo. La devozione a questa chiesa in paese è fortissima, infatti la Madonna Annunziata rimane la prima patrona insieme a Santa Caterina.
Altre chiese di Pedara sono Sant’Antonio Abate, San Biagio, San Vito, Santa Maria dei Tremonti. Ma non pensate, per questo, che la cittadina sia solo una meta per signore devote o appassionati d’arte. Qui si viene anche per divertirsi e per stare in natura.

Pedara “del sabato sera”

Nel corso dei primi anni Duemila, Pedara si è trasformata in un polo di grande attrazione per i più giovani. Complice una indovinata movida estiva, che catturava l’attenzione dei villeggianti catanesi, la pasticceria e la gastronomia del posto sono divenute famose in tutta la provincia.

I locali sono nati in breve tempo nel centro storico, suddividendosi tra bar, trattorie e pub e richiamando così gente allegra quasi ogni sabato sera dell’anno, non solo in estate, e da tutto l’hinterland. Immaginate adesso una serata con un ottimo drink, un panino saporito e … la visuale dell’Etna in eruzione sopra i tetti, mentre tutto intorno risuona del buon jazz!

A Pedara si può anche fare shopping passeggiando al coperto in una deliziosa piccola galleria coperta che collega le due piazze principali del paese.

Pedara, porta dell’Etna

Circondata da colate di lava antiche e recenti, Pedara è una delle “porte dell’Etna” che consentono agli appassionati di escursionismo di avventurarsi sul vulcano con facilità. Fare base a Pedara per visitare l’Etna è una felice idea!

Dal paese si sale verso la frazione Tarderia, immersa nel verde di boschi di castagni e sede di molte case di vacanza e B&B. La strada che porta a Tarderia conduce anche alla cima del vulcano, percorrendo il fianco sud per 15 km. Lungo il percorso si trova contrada Salto del Cane, con i primi punti base per i sentieri del Parco dell’Etna.

Come arrivare

Per raggiungere Pedara, da Catania si può scegliere sia l’autostrada A18 – uscita San Gregorio e indicazioni per Paesi Etnei e SP8 – sia la Strada Provinciale 4 che sale da Canalicchio. Da Messina, si percorre la A18 fino all’uscita San Gregorio. L’aeroporto di riferimento è Catania Fontanarossa – collegato al paesino tramite strada Tangenziale, uscita San Giovanni Galermo e indicazioni per Paesi Etnei.


Autore: Grazia Musumeci