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Quando arrivate a Catania a bordo di una crociera, o quando – ancor meglio – planate verso l’aeroporto, sicuramente ammirerete le distese di roccia nera che incorniciano il lungomare della città. Un primo assaggio del paesaggio vulcanico che vedrete se farete un’escursione sull’Etna, magari con una guida che venga ad accogliervi proprio allo sbarco. Le lunghe scogliere nere che avete ammirato sono quelle di Ognina, un piccolo borgo marinaro che è stato man mano assorbito dalla città fino a diventare uno dei suoi quartieri.

Scogliera di Ognina, storia di una eruzione

Catania ha vissuto diverse eruzioni e più volte è stata minacciata o lambita dalla lava dell’Etna. Nel 1169, una violenta eruzione laterale originatasi dai Crateri Arsi, sopra Mascalucia, iniziò a vomitare fiumi di lava che invasero la zona costiera da Catania fino ad Acicastello.

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sculture create dall’erosione

Superate le colline, la lava raggiunse il mare seguendo il corso del fiume Longane intorno al quale sorgeva il borgo omonimo (Longane, Lognine, L’Ognina oggi Ognina). Il fiume venne completamente seppellito e nell’incontro col mare la lava andò incontro a diverse esplosioni. Nel solidificarsi si formarono alcune cavità che oggi sono grotte sottomarine molto amate dagli appassionati di immersioni.

La scogliera si alza pochi metri sopra il livello del mare tra Acicastello e Ognina, quindi si abbassa all’altezza del porticciolo. Torna ad elevarsi all’altezza del lungomare di Catania per poi digradare nuovamente e diventare la spiaggetta di sassi di San Giovanni Li Cuti. L’erosione del mare e del vento ha creato formazioni e sculture affascinanti, che si possono ammirare affacciandosi dal lungomare. In alcuni punti, l’acqua ha scavato vere e proprie “vasche” nella roccia. In altri punti si vedono archi, faraglioni e, come detto, grotte subacquee.

La bellezza dei fondali

La scogliera di Ognina è accessibile, in estate, grazie ai lidi e alle passerelle di legno organizzati dal Comune di Catania. In molti, però, osano avventurarsi tra le rocce sfidando la natura per trovare angoli privati e bellissimi. Tanti i sub che scelgono questa scogliera per le immersioni. Non solo per andare a esplorare le grotte – alcune delle quali collegate tra loro da tunnel sottomarini – ma anche per ammirare i fondali ricchi di flora e fauna marina. E per pescare, dove consentito, i deliziosi frutti di mare.

La roccia lavica consente a molti tipi di alga si attecchire e di diventare habitat per diverse specie di molluschi e pesci. Questo ecosistema fa sì che l’acqua sia sempre mantenuta pulita da un ricambio di ossigeno dato da piante e animali. Ecco perchè questo angolo di costa è davvero tra i più belli di Sicilia.

Ognina, il borgo e la scogliera

Dove la scogliera si abbassa formando una conca naturale, l’uomo ha costruito oggi un piccolo approdo per imbarcazioni di piccola e media stazza: il porticciolo di Ognina, detto anche “Porto di Ulisse”. Il porticciolo è separato dal borgo dall’ampia strada del lungomare. Poche case formano un quartiere moderno che ormai non ricorda più molto del suo antico passato medievale.

Eppure Ognina esisteva da prima del Medioevo, come villaggio di pescatori. Ha continuato ad essere zona di pesca anche nei secoli successivi, nonostante la costruzione di una torre militare che la organizzò anche come punto di difesa. Nel 1356, infatti, qui si era svolta una devastante battaglia navale tra Francia e Spagna che aveva messo in serio pericolo la popolazione del posto e Catania tutta. Nel tempo, la torre militare divenne il campanile della chiesa Santa Maria di Ognina. Dopo il terremoto del 1693, però, chiesa e torre crollarono e l’edificio che si vede oggi nella piazzetta fu ricostruito in epoca tardo-barocca.

Tra il 1830 e il 1866, la ferrovia tagliò in due il paese e le attività di pesca diminuirono moltissimo in favore di altri tipi di lavori (estrazione di zolfo, commercio, infine turismo). Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la città e i suoi palazzi hanno raggiunto e assorbito Ognina. Oggi il turismo balneare si è spostato più avanti, verso San Giovanni Li Cuti e Piazza Europa. Ognina vive di poca pesca, molte attività legate agli sport subacquei, commercio e ottima ristorazione. Essendo un punto di passaggio tra Catania e Acicastello rimane un centro vivace e molto popolato.

Come arrivare, dove alloggiare

Se volete scegliere Ognina come luogo del vostro soggiorno per spostarvi facilmente tra Catania e la Riviera dei Ciclopi potete raggiungerla facilmente. Infatti si trova lungo la strada Statale 114 che collega Catania a Messina e Catania città al porto e all’aeroporto. A Ognina si può alloggiare all’Hotel Meditur, all’Hotel Baia di Ognina oppure, nelle immediate vicinanze, ai più eleganti e prestigiosi Suite Sul Mare e Hotel Nettuno. (foto di G Musumeci)


Autore: Grazia Musumeci