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Non è un caso se l’Etna è la patria del buon vino siciliano. Il fatto di essere un vulcano, infatti, ha un peso fondamentale nel risultato della coltivazione delle viti. Il terreno lavico è ricco di proprietà nutritive che l’uva assorbe e che, insieme al clima – particolare, diverso dal resto della Sicilia – porta alla produzione di un vino di altissima qualità. Ovviamente le cantine dell’Etna sono il magico scrigno in cui questo tesoro viene custodito e rifinito, prima di essere immesso sul mercato.  La maggior parte delle cantine si trovano sul fianco nord-orientale del vulcano e alcune sono famose in tutto il mondo. Purtroppo non tutte sono gestite da siciliani. Imprenditori del nord oppure stranieri (giapponesi, belgi, tedeschi) sono subentrati a chi un tempo legava il proprio nome al territorio.

I segreti dei vini dell’Etna

I vini Etna DOC derivano da un terreno coltivato a vitigni locali. Il principe assoluto è il Nerello Mascalese, un tipo di uva autoctona che si mescola al Nerello Cappuccio per creare dei vini rossi davvero particolari e con il sapore pieno del vulcano. Anche i vini bianchi sono raffinati, basati sul vitigno Carricante che è tipico della Sicilia meridionale ma si è ben adattato a questa altitudine.

Dal terreno lavico queste viti assorbono i minerali della terra vulcanica e i sentori delle altre piante tutto intorno. Zagare, ginestre, mele, agrumi sono intensamente presenti nel gusto delle uve di base e per questo i vini dell’Etna hanno un sapore “molto vinoso” (il rosso) oppure “fruttato” (bianco). Fare esperienza dei vini e delle cantine dell’Etna significa anche fare dell’ottimo e sano turismo.

Le migliori cantine dell’Etna

Tra le migliori cantine dell’Etna ricordiamo quelle di Zafferana, Milo, Solicchiata e Linguaglossa. cantine etna 2Monaci delle Terre Nere, tra i boschi di Zafferana Etnea, è il produttore dell’ottimo U Ranaci ed è anche una splendida tenuta agrituristica. Poco più su, a Milo, ecco la grande tenuta Barone di Villagrande: qui domina l’Etna Bianco Superiore e il panorama delle vigne aggrappate al vulcano è unico!

Spostandosi da est verso nord, non ci si può non fermare a Solicchiata.   Qui vi accoglieranno le cantine Patria, Pietradolce e la famosissima Russo Vini. Proprio da quest’ultima, a metà XX secolo, vennero le prime bottiglie dell’ottimo Solicchiata, nome che è ormai un brand mondiale.

E ancora, a Castiglione di Sicilia, si scoprirà la cantina Caverna Etnea Firriato, patria degli omonimi vini tra cui il pezzo forte è il Gaudensius. Per assaggiare il Muscamento Etna Rosso, invece, vi consigliamo di vivere l’esperienza presso la cantina Villa Neri a Linguaglossa. E presso il resort Shalai, sempre a Linguaglossa, da non perdere il vino Cirneco Rosso.

Cosa vedere oltre alle cantine

Oltre alle cantine, ai vigneti, ai palmenti e alle degustazioni in campagna non dimenticate che siete circondati da cittadine deliziose e dal maestoso Etna. Sicuramente da visitare il centro di Linguaglossa, famoso per le antiche chiese e per i murales a tema contadino che abbelliscono le sue case antiche.

A Castiglione di Sicilia si ammireranno chiese medievali, quel che rimane dell’antico castello e la preziosa Cuba Bizantina nella valle sottostante. Non lontano da qui sorgono le Gole dell’Alcantara. Una visita ai borghi come Motta Camastra, Mojo Alcantara, Malvagna è d’obbligo! Da Linguaglossa invece parte la strada che raggiunge la splendida pineta Ragabo e la stazione sciistica di Piano Provenzana, sull’Etna.  (foto di Grazia Musumeci)


Autore: Grazia Musumeci