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Le Gole del fiume Alcantara sono una delle attrazioni turistiche più famose della Sicilia orientale. Enormi pareti di lava che cadono a strapiombo sul corso di un fiume irrequieto, vivace, dal nome arabo buffo (al-qantarah significa in realtà “il ponte”) che attraversa una vallata dai mille volti storici, al culmine della quale si trova Taormina. I turisti vengono ad ammirare l’Alcantara e le sue gole sia seguendo i sentieri escursionistici sull’orlo delle pareti rocciose sia scendendo – tramite gli ascensori del centro turistico – fino in fondo al canyon, al corso del fiume. In entrambi i casi, è emozionante trovarsi in questo tempio della natura. Alberi, acqua e lava…ma che tipo di lava? C’entra qualcosa questo luogo con l’Etna?

Come sono nate le Gole

Le Gole dell’Alcantara sono il frutto di un lentissimo lavoro del fiume che scorreva nella vallata a nord dell’Etna. Proprio dal fianco nord del vulcano, migliaia di anni fa, furono emesse eruzioni di lave basaltiche che si riversarono a valle ostruendo in più punti il corso del fiume. Le acque, nel tentativo di ritrovare la strada, cominciarono quindi a corrodere la roccia, scavando nel corso di molti secoli il proprio letto tra di esse. Per questo il corso dell’Alcantara è tanto contorto e tende a sprofondare man mano che la pendenza del terreno aumenta. Per molti anni si è pensato che le lave delle gole fossero il prodotto dell’eruzione del Monte Mojo, un grosso cono situato proprio nella valle dell’Alcantara. Adesso si sa invece che si tratta di tre diverse eruzioni provenienti da fratture molto più a monte.

alcantara 2Gole dell’Alcantara e Etna

Esiste quindi un legame tra il famoso sito turistico e il grande vulcano Etna? Sì, perché le lave che hanno formato le gole scavate dal fiume Alcantara derivano da tre diverse eruzioni emesse dal fianco settentrionale dell’Etna in periodi diversi. Dunque, nel suo estremo protendersi verso nord, il vulcano ha lasciato proprie tracce anche qui.

Ma il legame tra le gole e l’Etna è anche quello turistico. Di solito i due siti sono collegati dagli itinerari proposti dai tour operator. L’escursione all’Etna si completa con quella alle gole del fiume Alcantara e termina con la classica visita – o pranzo o cena – a Giardini e a Taormina. Per i turisti quindi le gole dell’Alcantara e l’Etna sono i due punti di un percorso unico e bellissimo! Certamente legati in modo diretto.

Ammirare l’Etna dall’Alcantara

Le gole dell’Alcantara sono talmente profonde (oltre 50 metri) che l’Etna non si può vedere dal fondo. Ma prima che il fiume si getti nel canyon scorre per diversi chilometri su un percorso pianeggiante che si snoda lungo la vallata passando proprio sotto la rocca di Castiglione di Sicilia. Da quel punto è possibile ammirare la cima dell’Etna che emerge da dietro i tetti delle case del paese creando un panorama davvero emozionante, specie durante le eruzioni!

Si può ammirare l’Etna anche da Motta Camastra che è il comune di riferimento in cui si trova il complesso turistico delle gole dell’Alcantara. Salendo su verso il centro storico medievale si scorge, oltre le cime dei monti Peloritani, anche la cima dell’Etna con i quattro crateri fumanti. Allo stesso modo dal versante nord dell’Etna – dalla pista altomontana che parte da Rifugio Brunek – si può ammirare l’intera valle dell’Alcantara con i piccoli borghi medievali che le fanno da contorno. (FOTO DI G.MUSUMECI)


Autore: Grazia Musumeci