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Se cercate un luogo particolare da ammirare in inverno sul nostro vulcano l’Etna , vi suggeriranno decine di località bellissime, dove la neve si accumula, dove i boschi con i colori della stagione fredda si associano ai deliziosi rifugi di legno e pietra lavica … . Ma noi vi suggeriamo un posto che pochi conoscono: la Valle delle Muse. Per trovarla, dovrete girare intorno alla montagna, fermandovi sul versante sud-occidentale, nei pressi della città di Adrano.

Le antiche testimonianze di Adrano

Adrano è da sempre una città importante per questo angolo di Etna. Fin dai tempi più antichi era un punto di riferimento servito da più di una via commerciale. Basti pensare che il nome della cittadina di Paternò deriva proprio da “Per Adernon”, ovvero le indicazioni per arrivare all’antica Adrano.

Oggi la città è un centro agricolo che si sta riscoprendo sempre più come meta culturale e storico-artistica. Punta soprattutto sull’antico retaggio greco-romano e saraceno e sulle bellezze naturali del vicino fiume Simeto. Proprio nelle vicinanze di Adrano sorge la contrada Cannemasche, dove il fiume crea un’ansa e l’acqua erode costantemente le lave colonnari lungo le sue rive. La gente del posto chiama questo luogo La Valle delle Muse.

Cosa vedrete nella Valle delle Muse

 

valle delle muse 2
antichi misteri sulle rive del Simeto

Quel che salta subito all’occhio è una grande roccia arenaria a strapiombo sul corso d’acqua. Si tratta di una pietra irregolare, forse perché scolpita dagli elementi, o forse no. Sulla sua superficie sono presenti dei buchi quadrati, che non sono affatto casuali ma certamente opera dell’uomo. A cosa servivano e perché si trovano qui?

Ad una prima vista sembra si tratti di vasche. Vasche scavate nella nuda roccia e collegate tra loro come a formare una sorta di fonte, o un altare sacrificale. Si tratta veramente di una testimonianza religiosa di popolazioni che erano qui ben prima dei Greci? O di forme religiose rudimentali dei primissimi coloni ellenici? Molti associano il Simeto ai miti greci legati ai fiumi (come ad esempio il fiume Aci), i quali erano sempre legati tramite storie d’amore o di dramma alle ninfe dell’acqua, o del mare. Da questa interpretazione – per una errata associazione di idee – le ninfe diventano “muse” e il luogo assume quel nome.

Oltre a questi antichissimi manufatti rocciosi, nella cosiddetta Valle delle Muse potrete ammirare il fiume Simeto e alcuni angoli di vegetazione spontanea di rara bellezza. Meritano attenzione anche i basalti colonnari tanto simili a quelli, molto più numerosi, che abbelliscono il corso dell’Alcantara nelle sue famose gole. Ad appena 6 km dalla Valle delle Muse si può ammirare il ponte a sesto acuto detto “dei Saraceni”, sempre sul corso del Simeto.

Perché venire qui in inverno

Perché venire alla Valle delle Muse in inverno? Un po’ per avere la possibilità di esplorare il posto in pace, senza l’assillo dei turisti estivi che cercano al Simeto un po’ di svago. Un po’ perché i colori invernali sono bellissimi, e la neve raramente arriva qui in basso. Infine, il corso del Simeto in inverno è leggermente più basso – certo non pieno come in primavera né scarso come in estate – e offre panorami particolari. Infine, esplorare Adrano in inverno è un’esperienza gratificante e intensa, che consigliamo a tutti di provare.

Come arrivare

Per raggiungere Adrano, da Catania basta percorrere le Statali 284 oppure 121. Da Adrano, percorrendo in auto 8 km lungo la SP94 si raggiunge la contrada con le indicazioni per il fiume e la località indicata della Valle delle Muse.

In dettaglio …

Per saperne di più sulla Valle delle Muse e per ammirare foto stupende del posto, visitate la pagina a firma di FRANCESCO GIORDANO a questo link.
(LE FOTO DI QUESTO ARTICOLO SONO DI G. MUSUMECI)


Autore: Grazia Musumeci