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La sabbia vulcanica, quando cade copiosamente sui paesi e i campi, è una disgrazia. Perchè se è vero che questo materiale fertilizza la terra, in quantità eccessive la brucia e danneggia i raccolti. E case e strade si riempiono di polvere nera, che è formata da minuscoli cristalli di vetro, e fa malissimo ai polmoni. L’unica soluzione, per chi vive ai piedi di un vulcano attivo come l’Etna  e deve vivere con questo fenomeno, è raccogliere la cenere in grossi sacchi e gettarli via. In discarica, nelle cave di mattoni di lava, oppure …  . Oppure nelle botteghe degli artisti siciliani, che sempre più si stanno specializzando nell’utilizzo di questa terra nera.

Sabbia vulcanica una risorsa nuova

La sabbia vulcanica dell’Etna, da qualche tempo, è stata riconosciuta come risorsa. Già il nostro blog ne aveva parlato raccontando come si presti a tanti usi diversi. Grazie alla lavorazione mirata di questo finissimo materiale piroclastico oggi si fabbricano: mattonelle, mattoni, oggettistica, perfino delle resistenti borracce che mantengono ottimamente la temperatura del liquido che vi si mette dentro.

L’uso della sabbia vulcanica come materiale versatile potrebbe non soltanto ricreare economia, favorire nuovi posti di lavoro e nuove aziende, ma risolvere in una sola mossa il problema di come riciclare la raccolta di tanti sacchi, dalle città e dai paesi. Mentre in nord Europa già tante aziende hanno  imparato a lavorare la cenere basaltica, in Sicilia si muovono i primi passi adesso. Ma saranno importanti per il futuro.

Arte di sabbia

Creare oggetti d’arte con sabbia e pietra di lava non è una novità, nella zona etnea. In passato si vendevano posacenere, soprammobili, portafotografie, piattini fatti di lapilli o sabbia e poi ridipinti ad arte. Oggi si sta sviluppando anche la capacità di creare veri e propri quadri.

La sabbia dell’Etna, infatti, si può lavorare con colle specifiche, stendere sulle tele e dipingere, una volta asciutta, in molti modi. O si può mescolare ad altri materiali per dare riflesso o consistenza ad alcune immagini ben precise di una pittura. Alcuni artigiani si stanno riscoprendo pittori, in questo senso.

pittura sabbia (2)Per creare quadri con la sabbia vulcanica servono:

un pannello di tela o di legno
sabbia asciutta e setacciata
colla vinilica
pennelli
elementi di cotto (mattonelle, mattoni) macinati finemente
colino a trama fitta
spazzola a setole morbide

Sul pannello o sulla tela si traccia un disegno a matita, quindi si coprono i suoi contorni (o gli spazi da colorare) con la colla vinilica mista ad acqua. Con il colino cospargete le parti trattate con la colla con sabbia setacciata.  Stendete bene con la spazzola a setole morbide. Fate asciugare per alcune ore (meglio per una notte), quindi ripetete l’operazione: colla, sabbia, attesa che si asciughi. L’ultimo strato di sabbia può essere sparso insieme al macinato di cotto per dare più colore. Oppure, una volta secco, potete colorarlo voi con vernici o vinilici. Si può usare anche il colore spray per la colorazione.

Infine c’è chi per creare quadri di sabbia non ha bisogno di attrezzi ma solo di … un dito. Sono i tanti abitanti dell’area etnea che ormai realizzano disegni stupendi direttamente sulle terrazze di casa. Tra i tanti che poi hanno messo i propri capolavori su Facebook vi segnaliamo, perchè meritano, i disegni di Delia Zappalà, Daniela Marino, Giusy Trovato  e  in particolare Angelika Antonella Finocchio (il ritratto che vedete in foto qui in alto).

(IL QUADRO COLORI A OLIO E SABBIA VULCANICA SOPRA IL TITOLO E’ DI G.MUSUMECI)


Autore: Grazia Musumeci