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Prenotate la vostra vacanza siciliana in maggio e vi porteremo a scoprire una delle tradizioni più belle  della nostra isola: l’Infiorata di Noto. Sicuramente ne avrete sentito parlare, ma vederla e viverla è qualcosa di unico. Un’esperienza sensoriale quasi totale, perché coinvolge occhi (colori dei fiori), olfatto (profumo), udito (i commenti entusiasti della gente) e anche il gusto perché una volta a Noto non potrete non assaggiare le dolcissime specialità locali. Solo il tatto è escluso dalla festa perché l’infiorata si guarda ma non si tocca.

Storia dell’Infiorata in Italia

L’infiorata, ovvero creare decorazioni con i fiori, è una tradizione che risale all’inizio del XVII secolo a Roma. Fu infatti un’idea del Vaticano quella di abbellire i sagrati delle chiese con disegni creati dai fiori freschi in occasione della festa del Corpus Domini. Il barocco che in quel periodo si imponeva come stile artistico principale favorì questa usanza che si è tramandata nei secoli fino a noi e rimane, ancora oggi, viva nel centro Italia e in alcuni paesi del meridione. In Sicilia si contano diverse infiorate e quella di Noto è la più famosa.

Storia dell’Infiorata di Noto

infiorata 01Se a Noto vi fosse una antica tradizione di infiorata non è dato sapere dalle cronache, perché la manifestazione odierna risale all’inizio degli anni Ottanta del XX secolo quando la città fece una sorta di gemellaggio con Genzano di Roma e invitò i maestri fioristi di là ad ammirare il proprio centro barocco. Nacque così l’idea di trasportare a Noto la tradizione della infiorata, tipica di Genzano, e fu scelta come località simbolo la bellissima via Nicolaci, espressione barocca assoluta.

Contrariamente al centro Italia, in cui le infiorate sono legate strettamente alla religione e alla festa cattolica del Corpus Domini, a Noto l’evento nasce con spirito laico. Era infatti un “Saluto alla Primavera”, una celebrazione delle belle giornate che facevano da passaggio tra primavera ed estate sotto il caldo sole siciliano. Nel tempo l’infiorata ha perso la nota genzanese e si è affermata con tutte le tipicità di Noto.

Come e dove si svolge

Come detto, l’infiorata di Noto si svolge lungo la bellissima via Nicolaci dedicata alla famiglia il cui palazzo copre buona parte della strada. I balconi barocchi di Palazzo Nicolaci sono infatti il simbolo di Noto e la leggera pendenza della via permette a tutti di ammirare i disegni floreali da qualsiasi punto.

I disegni vengono preparati giorni prima, tracciando direttamente sull’asfalto i bozzetti – quasi sempre simboli barocchi, fiori e foglie, animali, a volte  forme umane – e ricoprendo poi il tutto con i fiori. Le varie sfumature e le luci e ombre vengono create accostando tinte diverse grazie alla posizione di petali e foglie.

Informazioni utili

L’infiorata si svolge sempre il terzo fine settimana di maggio, coinvolgendo i giorni di venerdì, sabato e domenica. Vi consigliamo di prenotare in anticipo perché i prezzi, in quella settimana, si alzano come se fosse alta stagione. Vi consigliamo anche di andare il sabato, molto meno affollato e migliore per osservare l’opera d’arte senza stress.

Per arrivare a Noto, se prendete l’aereo atterrate a Catania e da lì potrete raggiungere la città barocca grazie ai collegamenti bus (Etna Trasporti, Interbus, AST) o con autonoleggio. Arrivare a Noto in macchina è facile: da Catania dovrete seguire l’autostrada Catania-Siracusa (uscita Cassibile) che si immette nella nuovissima Siracusa-Gela, con uscita diretta a Noto. Per chi arriva con mezzi propri dai traghetti, seguite prima la A18 Messina-Catania, quindi le indicazioni per la Catania-Siracusa lungo la tangenziale.


Autore: Grazia Musumeci