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Sant’Alfio è un comune situato sul fianco orientale dell’Etna, nato intorno alla chiesa principale su un territorio ricchissimo. Il suolo vulcanico, infatti, favorisce una agricoltura che produce frutti gustosissimi e particolari, siano essi mele, uve o castagne. Per la gente del posto, Sant’Alfio è famosa proprio per i suoi boschi di castagno e per due alberi monumentali – sempre castagni – che attirano il turismo. Per i forestieri, Sant’Alfio offre alcuni dei più bei panorami sulla cima dell’Etna e sulla costa. Il tutto “condito” da ottimi vini locali.

Il borgo di Sant’Alfio

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chiesetta di Magazzeni

Sant’Alfio nasce proprio insieme alla sua produzione agricola. Nel XVII secolo, infatti, alcuni nobili catanesi e acesi ottennero dal vescovo di Catania l’acquisto di alcune proprietà terriere allora ricadenti nella Contea di Mascali. La ricchezza dei vigneti locali consentì la nascita e lo sviluppo di molte fattorie e i lavoratori dei campi si insediarono nella zona.

Insieme agli insediamenti nacque la chiesa che assunse la forma attuale nel XVIII secolo. Il borgo crebbe intorno alla chiesa e alle vigne, passando nel tempo sotto la giurisdizione del comune di Giarre e poi, agli inizi del XX secolo, diventando un comune autonomo. L’economia del paese si basa ancora oggi sulla produzione di vino, sulla produzione e il commercio di frutta e di castagne ma anche su un turismo ancora timido e tuttavia in crescita. E questo ancora una volta grazie ai castagni. Quelli, però, monumentali.

I castagni storici di Sant’Alfio

Totalmente circondata da rigogliosi boschi di castagni, Sant’Alfio è però conosciuta per due di questi alberi in particolare. Il castagno dei Cento Cavalli e il castagno Della Nave.

Il castagno dei Cento Cavalli porta questo nome perchè secondo la leggenda offrì riparo a una intera corte reale, quella della regina Giovanna d’Angiò con la  scorta dei suoi cento cavalieri! Sicuramente molto antico, anche se si dibatte da tempo sulla sua vera età (potrebbe avere circa 2000 anni!), l’albero si sviluppa con tre grossi rami divenuti nei secoli altrettanti tronchi. Ha una circonferenza di 23 metri e un’altezza di 22. Oggi è protetto da un’area recintata, visitabile, fornita anche di aree pic nic e ristoro ed è uno degli alberi più grandi del mondo, ufficialmente registrati.

Il castagno Della Nave si trova invece dentro una proprietà privata, sulla linea di confine tra Sant’Alfio e Mascali. Ha anche esso dimensioni notevoli e un buffo soprannome, “arusbigghiasonnu” (sveglia dal sonno). Il soprannome è dovuto forse al baccano della enorme quantità di uccelli che l’albero può ospitare sui propri rami, oppure alla lunghezza degli stessi rami che finivano sul viso dei contadini, quando tornavano stanchi e addormentati a dorso di mulo!

Raccogliere castagne a Sant’Alfio

Tra ottobre e novembre, dopo che le piogge e il clima mite dell’autunno etneo hanno fatto maturare le

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castagneti

castagne, sono molte le località intorno a Sant’Alfio in cui si può procedere alla raccolta. Nei campi privati, naturalmente, ma anche nei boschetti aperti a tutti.

Molte persone amano passeggiare sui sentieri che si inoltrano tra i castagneti situati a ridosso della chiesetta di Magazzeni. Il piccolo tempio, costruito lì dove la lava del 1928 si fermò miracolosamente senza travolgere Sant’Alfio, domina una spettacolare vista sull’Etna. Ed è circondato da fiorenti alberi di castagno presi d’assalto da turisti, escursionisti ma anche da professionisti del settore – come i “caldarrostai”.

Le castagne dell’Etna che si raccolgono in questa zona non sono particolarmente grandi, ma sono molto gustose, con una polpa densa e dal sapore particolare che si presta a molte ottime ricette locali. I fiori di questi alberi, poi, forniscono la materia prima per la produzione di miele di castagno, una prelibatezza tipica dell’Etna.

Come arrivare

Se volete godervi una domenica di sole, per le contrade di Sant’Alfio, raccogliendo castagne per tutti i gusti dovrete percorrere l’autostrada A18 o la SS 114 fino a Giarre e da lì imboccare le vie provinciali seguendo i segnali stradali per Etna e Sant’Alfio. Si può arrivare a Sant’Alfio e ai suoi castagneti anche da Zafferana e Milo, oltrepassando la frazione Fornazzo in direzione di Giarre. (foto di Grazia Musumeci)


Autore: Grazia Musumeci