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L’Etna è un pianeta a parte, un piccolo mondo unico inserito in un “mondo piccolo”, la Sicilia, al centro del Mediterraneo. Questo fa sì che la fauna che popola il nostro vulcano sia particolare in molti aspetti, incluso quello che prevede la reintroduzione di specie nell’ambiente. E così, tornano a volare le aquile sui crateri svettanti e si associano ai rapaci che già qui hanno il loro territorio, come appunto le poiane. Conosciamo meglio questi due elementi maestosi della fauna etnea.

aquila poiana 2Le poiane

La poiana (o buzzago, o buteo) è uno dei rapaci più diffusi in Europa e Asia. Ha misure abbastanza contenute, infatti non supera quasi mai i 60 cm di lunghezza, con apertura alare che può anche toccare il metro e 50. Il colore è sempre bruno, con poche piume più chiare sotto le ali, con una coda corta. La poiana ama vivere nelle zone boscose, specie tra gli alberi di pino. Sull’Etna preferisce quindi i fianchi boscosi del vulcano, sui versanti est e nord, ma non è raro trovarla anche altrove. La sua alimentazione è varia, infatti può attaccare sia animali selvatici che animali da allevamento e a volte anche domestici. La poiana dell’Etna ha imparato ad essere stazionaria, infatti pare che abbia i propri nidi nei pressi o anche sulle pendici del grande vulcano, spostandosi poi nei vari territori di caccia.

L’aquila sull’Etna

Si sa per certo che, ad oggi, vi siano due coppie di aquile reali che sono tornate a cacciare nel territorio dell’Etna. Questi rapaci maestosi erano stati reintrodotti alcuni anni fa, dopo essere del tutto spariti dalle zone del vulcano. L’aquila reale è un uccello che domina la piramide alimentare, con la sua vista potentissima che gli consente perfino di “zoomare” sulla preda per poi attaccare e ingerire animali anche molto grossi come la volpe. Il corpo misura circa 100 cm e la sua apertura alare completa supera i 2 metri! L’aquila reale, facilmente riconoscibile per le piume più chiare sul collo e il grande becco giallo, ama le cime dei monti e le zone rocciose, con pochi alberi: nidifica infatti negli antri di roccia o sulle sporgenze. L’aquila reale sull’Etna è tornata da poco e fa ancora la spola tra il vulcano e i Nebrodi, dato che può percorrere enormi distanze con facilità. Di norma le aquile cacciano in coppia, strategia che le rende praticamente imbattibili. Sull’Etna, le aquile si avvistano facilmente sul versante ovest e a est.

Non solo aquile e poiane

Il panorama rapace dell’Etna va molto oltre le nobili aquile e le poiane. Sul vulcano infatti aleggiano anche falchi pellegrini, sparvieri, gheppi e aquile minori.


Autore: Grazia Musumeci