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Non è facile vedere la Saponaria. Si tratta di un privilegio riservato a pochi fortunati, e abili, escursionisti. Soprattutto agli appassionati del monte Etna, il vulcano siciliano che non smette di stupire e affascinare. Il fenomeno della fioritura di questi “cuscini di fiori rosa” (o bianchi) dura pochi giorni e va colto al volo. Un po’ come la fioritura dei deserti africani, che in determinati periodi dell’anno, dopo due o tre giorni di piogge torrenziali, per poche ore, si riempiono di petali e colori.

La leggenda della Saponaria Cuscino di Venere

Anticamente, queste piante che crescono in gruppi formando fitti “cuscini” di fiori avevano già stupito gli abitanti della Sicilia. E avevano infiammato la loro fantasia. I Greci, che non avevano problemi a ideare storie meravigliose legate al territorio, si erano dati una spiegazione “sacra” del fenomeno della Saponaria.

Secondo loro, infatti, era opera della dea Venere. Era lei che disseminava la montagna di cuscini fioriti e profumati, allo scopo di creare angoli magici e intimi sui quali coricarsi insieme ai propri amanti. Luoghi di passione e di bellezza, che intrecciano la propria magia a quella delle creature dell’immaginario naturalistico. Infatti, pare che anche dei misteriosi “elfi” abbiano la loro dimora tra i fiori di Saponaria, soprattutto di notte…!

Saponaria, una pianta bella e … buona

Il nome Saponaria deriva dalla parola sapone. Non è un caso. Infatti da questa pianta anticamente veniva estratto un detergente per pulire i tessuti. Veniva usato specialmente per igienizzare la lana. Ma con il tempo, e grazie alla ricerca di nuove modalità di lavorazione, si estrassero dalla Saponaria anche saponi per lavare la pelle umana.

Oggi questa pianta non è solo fonte di bellezza, ma anche di molti benefici. Si è scoperto che la saponaria è in grado di aiutare l’organismo a combattere intossicazioni, aiuta a favorire la diuresi, può curare ulcere, irritazioni e dermatiti varie. Non è escluso che siano ancora molte le sorprese che ci riserverà la Saponaria, e la scienza botanica potrebbe scoprirne di nuove a breve. Per il momento non resta che ammirarla con stupore.

saponaria 2Come riconoscere la Saponaria

La Saponaria è una pianta in apparenza delicata, ma in realtà molto resistente. Formata da fusti che in certe specie possono raggiungere anche i 70 cm di altezza, spesso cresce rasente suolo, formando con foglie e fiori dei cuscini di forma tondeggiante.
Le foglie sono lanceolate, lisce e sottili. Il fiore ha cinque petali di colore rosa o bianco e cresce in piccoli gruppi ravvicinati. Di solito fiorisce tra giugno e ottobre e sprigiona il proprio gradevole profumo al tramonto e nella prima parte della serata. La pianta cresce senza problemi su terreni in apparenza aridi e sassosi, ma ricchi di nutrienti sotterranei. Può nascere anche oltre i mille metri di altezza.

Dove trovarla sull’Etna …

Sull’Etna la Saponaria si trova sicuramente oltre i mille metri di altezza. In quantità maggiore la si può trovare sul versante sud e sul versante est, ma non è raro “avvistarla” anche su altri lati del vulcano.

Se vi trovate ai Crateri Silvestri, tra giugno e luglio, vedrete notevoli quantità di cuscini rosa di Saponaria ornare i fianchi di queste bocche vulcaniche spente. La pianta ha vita molto breve. Dovrete essere bravissimi a intuire il momento giusto, di solito dopo abbondanti e brevi piogge, magari arrivate subito dopo un periodo caldo. In poco tempo diventerà tutta verde e poi seccherà, per scomparire sotto la neve a inizio inverno. (foto di Grazia Musumeci)


Autore: Grazia Musumeci