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Se siete venuti già a fare un’escursione sull’Etna insieme a noi saprete che cos’è una grotta di scorrimento lavico. Se non lo sapete, l’occasione migliore per scoprirlo è andare a esplorarne una. E, come detto, potete farlo con noi oppure, se vi trovate in provincia di Catania nel periodo di Natale, potete andare ad ammirare il Presepe della Grotta, ad Acireale.

Storia del Presepe nella Grotta

La storia racconta che in una sera di fine estate dell’anno 1741 un sacerdote, tale don Mariano Valerio, stava tornando ad Acireale lungo la via che portava verso il mare quando fu sorpreso da una terribile tempesta. Spaventato e inzuppato, si riparò dentro una grotta nata dallo scorrimento di un antichissimo canale lavico e riuscì a scampare a danni peggiori. Guardandosi intorno immaginò l’effetto che avrebbe fatto un presepe costruito in quell’ambiente e, una volta tornato alla sua parrocchia, si attivò per realizzarlo. Ci vollero dieci anni prima che tutto fosse pronto ma la notte di Natale del 1752 venne celebrata la messa proprio dentro quella grotta, ai piedi di un bellissimo presepe a grandezza umana, formato da spettacolari statue di cera rivestite di abiti finemente lavorati! Da allora, il presepe e la grotta hanno subito diversi interventi di miglioramento e di restauro e oggi le cose appaiono un po’ cambiate.

Il Presepe nella Grotta oggi

Purtroppo molti personaggi del presepe antico sono andati perduti o si sono rovinati a causa di errori nella conservazione o di restauri troppo aggressivi. Quelli rimasti sono stati rifatti con volti di cera su corpi di legno e stoffa. Anche molti abiti sono stati sostituiti nel tempo, rimangono originari del Settecento i bellissimi vestiti dei tre Re Magi (damaschi e seta ricamati con filo dorato). Originali sono anche molte parrucche dei personaggi del Presepe, fatte con capelli veri donati dai fedeli! La grotta che ospita la chiesa, dedicata a Santa Maria della Neve, è stata in parte murata, nel tempo, e completata con una facciata in stile neoclassico. Dentro è stato aggiunto un altare in marmo e un soffitto in muratura rivestito con lastroni di lava. L’effetto che se ne ha, tutt’ora, è di trovarsi comunque dentro una grotta e non dentro una chiesa. La chiesa – consacrata e ancora funzionante – viene oggi usata anche come auditorium e, specialmente nel periodo compreso tra l’8 dicembre e il 7 gennaio, rimane aperta tutti i giorni per la gioia dei turisti. Durante il resto dell’anno apre solo per la messa (la domenica o il sabato) e per qualche evento culturale speciale.

Informazioni

Per arrivare ad Acireale dovete seguire l’autostrada A18 Messina-Catania con uscita diretta. Potete anche raggiungere la cittadina in autobus, con le linee AST o Interbus dalla stazione di Catania. Vi sconsigliamo il treno perché la stazione di Acireale è lontana dal centro e non ben collegata. L’aeroporto di riferimento è naturalmente Fontanarossa di Catania. Per raggiungere la chiesa della Grotta dovete seguire la Statale 114 fino ai semafori posti all’ingresso cittadino e, da lì, scendere lungo la strada Provinciale Per Riposto verso il mare. La chiesa è immediatamente sulla sinistra. Pochissimo spazio per il parcheggio. (foto Grazia Musumeci)


Autore: Grazia Musumeci