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La Sicilia è terra fertile, ricca, felice! Non a caso quest’isola è da sempre desiderio di molti popoli, e in tanti l’hanno conquistata, posseduta e sfruttata per l’agricoltura prima ancora che per il commercio o la pesca. Il suolo vulcanico che si trova un po’ ovunque nella regione, le tante falde acquifere nascoste nel sottosuolo, il clima perfetto hanno sempre favorito la coltivazione di frutti della terra buonissimi e unici. Come l’uva, dalla quale si ricavano ottimi vini.

Quanti vini si producono in Sicilia?

La coltivazione dell’uva adibita a produzione di vino esiste in Sicilia da tempo immemore. Nell’agrigentino sono state trovate tracce di residui organici di mosto risalenti all’età del Bronzo, sebbene le prime vere notizie di vigne e di produzione vinicola risalgano ai Fenici (nella parte occidentale dell’isola) e ai Greci.

Oggi, ogni angolo della Sicilia ha sviluppato il trattamento delle proprie uve in base al terreno e al clima, regalando al mondo vini speciali come: Nero d’Avola, Nerello Mascalese, Frappato di Vittoria, Cerasuolo, Nocera, Corinto Nero, Perricone per quanto riguarda i “rossi”; i vini “bianchi” invece si esaltano con Marsala, Zibibbo, Catarratto, Moscato, Malvasia, Carricante. Alcuni di questi sono formati da sottotipi di uve diversi, come il Marsala che si fonde bene con Grillo, Inzolia e Catarratto.

Troviamo un solo vino DOC–Garantito siciliano, il rosso Cerasuolo di Vittoria. Vini DOC, comunque, ce ne sono diversi sull’isola, almeno una ventina e tra questi ricordiamo certamente il Salaparuta, il Contessa Entellina, il Riesi, Menfi, lo stesso Marsala. Un vino è a IGT (Indicazione Geografica Tipica) ed è il Placido, prodotto nella zona di Corleone da vigne sequestrate alla mafia e dedicato al sindacalista Placido Rizzotto.

La particolarità dei vini dell’Etna

vino etna e sicilia_02Il territorio di un vulcano attivo come l’Etna è sempre in trasformazione ed è perennemente rinnovato da minerali che vengono emessi durante le eruzioni. Ciò fa sì che le vigne dell’Etna siano nutrite in modo ricco e dunque il vino che qui si produce ha davvero caratteristiche e sapori particolari.

I vini dell’Etna sono a Denominazione di Origine Controllata dal 1968 e comprendono le uve dei territori di venti comuni pedemontani, da Biancavilla a Paternò, da Pedara a Giarre a Piedimonte, Mascali, Solicchiata, fino a Randazzo e Castiglione. Ne fanno parte i bianchi Carricante, Catarratto e Trebbiano e i neri Mascalese e Cappuccio, nonché le versioni rosate e spumante.

Le caratteristiche che tutto il mondo ci invidia sono: colore giallo dorato leggero, un odore molto delicato e un sapore secco ma anche morbido e ben equilibrato per i bianchi; colore rosso rubino, profumo intenso, sapore robusto, pieno e caldo per i rossi; colore rosato-rubino, odore intenso e sapore secco per i rosati e principalmente un sapore molto secco per gli spumante che qui sono di casa, ovviamente Brut.

Adattamenti

I vini di Sicilia e quelli dell’Etna in particolare si adattano molto bene al pesce e ai formaggi. Nel senso che anche alcuni rossi locali possono essere serviti con il pesce senza scandalizzare i palati più raffinati! Ottimi con pecorino, cacio Ragusano, grigliate di carne e pesce, antipasti di mare. Gli spumante si adattano ai sapori pieni dei dolci alla ricotta e alla mandorla siciliani.


Autore: Grazia Musumeci