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L’Etna è sicuramente il luogo ideale su cui trascorrere una splendida primavera siciliana. Il nostro grande vulcano, durante la settimana di Pasqua in particolare, diventa fonte di itinerari ricchi di colori e profumi, oltre che sapori. Se sarete fortunati potrete anche assistere a qualche eruzione “primaverile”… ma in assenza di spettacolo vulcanico, qualsiasi escursione sull’Etna diventa un ottimo sostituto. Per questa Pasqua 2023, però, noi vogliamo suggerirvi tre idee diverse. Tre luoghi lontani dall’Etna da dove, però, ammirare il panorama del vulcano in tutta la sua interezza. Seguiteci e preparatevi a partire!

Altopiano dell’Argimusco, l’Etna tra i megaliti

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Foto FamilyGo.eu

A 1200 metri sul livello del mare, incastonato tra Nebrodi, Peloritani e Etna, si leva l’altopiano dell’Argimusco. Una spianata di verde (il nome significa, in greco antico, “muschio che splende”) punteggiata di rocce incredibili, erose dal vento e dalle piogge con forme affascinanti. Molti studi sono stati condotti su questo territorio ma non sono emerse tracce umane. Si tratta, quindi, di un ambiente da sempre selvaggio, casa di spettacolari uccelli rapaci.

Durante le giornate terse di primavera, dall’Argimusco si può ammirare tutto l’Etna e lo sguardo si spinge, dal lato opposto, fino alle isole Eolie! L’idea che suggeriamo è di alloggiare nei comuni vicini, Montalbano Elicona e Roccella Valdemone, trascorrendo qui la giornata di Pasqua tra antiche tradizioni e ottime degustazioni. Il lunedì di Pasquetta invece potete raggiungere le rocce megalitiche dell’Argimusco e godervi la vista più originale di Sicilia.

Il panorama da Fondachelli Fantina

Fondachelli Fantina è un comune molto giovane, fino al 1950 frazione di Novara di Sicilia. Si trova alpasqua etna (3) centro di  itinerari splendidi, adatti alla primavera, che portano a conoscere deliziosi borghi medievali tra cime innevate e boschi. Fondachelli Fantina è uno dei paesi più panoramici della dorsale Peloritana, a pochi chilometri da Sella Mandrazzi e dalla Rocca Novara. L’isolamento dovuto alle montagne ha fatto sì che si conservassero, qui, fino ad oggi le tradizioni ma anche la lingua gallico-normanna. L’Etna è un delicato triangolo all’orizzonte, che all’alba e al tramonto si tinge di colori fantastici. Da visitare, nei dintorni, Novara di Sicilia, Castroreale e di nuovo Montalbano Elicona.

L’Etna visto da Enna

La Pasqua a Enna è una festa profondamente sentita. Qui si usa ancora accompagnare le statue della Madonna Addolorata e del Cristo Morto con file di uomini incappucciati, in segno di lutto, e donne che mimano gli antichi lamenti funebri. I riti pasquali sono solo uno dei motivi per scegliere Enna come meta della vostra Pasqua.

La città, di origine medievale – anche se vanta radici molto più antiche, è ricca di monumenti. Sono quasi tutti situati nella parte alta della città, dove si trovano il Castello di Lombardia, il duomo Maria Santissima della Visitazione, la Torre di Federico II, il Santuario Rupestre di Papardura, la Rocca di Cerere, Palazzo Chiaramonte. Da alcuni punti panoramici, nelle giornate terse, si può vedere ben chiara e bellissima la sagoma dell’Etna che da questo versante appare sempre innevato, anche in maggio.

Se vorrete vivere qui anche il pic nic di Pasquetta, potete scegliere di andare al vicino Lago Pergusa oppure spingervi a visitare il Villaggio Bizantino situato nel territorio della vicina Calascibetta.


Autore: Grazia Musumeci