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Il fiume Alcantara è uno dei più belli e più imprevedibili di Sicilia. Bello per le forme che prende, per i paesaggi che attraversa e che caratterizza. Imprevedibile perché può restare in secca per lunghi periodi e poi riempirsi d’acqua fino a straripare. Nasce dai Nebrodi e va a immettersi nel Mar Jonio, alle porte di Giardini Naxos,  attraversando molte cittadine e villaggi nella valle che porta il suo stesso nome.

Alcantara, dall’arabo al-qantàra (che vuol dire il vaso, oppure il ponte a seconda delle interpretazioni), corre lungo 53 km e accoglie le acque di sette affluenti, tra cui il Flascio che ne devia bruscamente il corso all’altezza di Randazzo. Noi vogliamo suggerirvi un piccolo itinerario lungo il corso dell’Alcantara per osservare i mutamenti del fiume tra monumenti e castelli antichi.

Tutto comincia a Cesarò

Le sorgenti dell’Alcantara sgorgano dal monte Serra Baratta, a 1400 metri di altezza, e le sue acque scendono da subito in maniera torrentizia verso  Cesarò. Questo paesino del XIII secolo, ingranditosi nel medioevo intorno al suo castello, offre oggi uno degli spettacoli naturali più belli di Sicilia. I boschi che circondano i laghi Maulazzo e Biviere (in territorio di San Teodoro), dove vivono splendidi cavalli, cinghiali e maiali allo stato brado.

Da Floresta a Castiglione

LUNGO ALCANTARAScendendo verso valle, l’Alcantara incontra Floresta. Il nome del paese indica l’antica foresta dentro cui sorse ai tempi dei Romani. Da qui si godono bellissimi panorami, si possono ammirare due chiese del Settecento e botteghe con i ricami delle donne del posto.  Proseguendo si arriva a Randazzo, grossa cittadina che conserva ancora le proprie radici medievali: divisa in tre quartieri – Latino, Greco, Lombardo – e in altrettante antiche parrocchie, mostra un’architettura normanna di rara bellezza, visibile soprattutto nella chiesa madre di Santa Maria, costruita in pietra lavica.

La confluenza del fiume Flascio nell’Alcantara crea in questo territorio una serie di falde acquifere che sono evidenti specialmente in primavera. La spinta dell’affluente costringe l’Alcantara a deviare in quella valle omonima sulla quale, alcuni chilometri più a est, domina Castiglione di Sicilia. Anche questo grosso comune è raccolto attorno a un bellissimo castello, visitabile, e alle proprie chiese, maestose e ricchissime di opere d’arte. Ai suoi piedi, l’Alcantara comincia a ingrottarsi nelle gole tramite dei salti di roccia che vengono chiamati Gurne. Sulle rive delle Gurne dell’Alcantara sorgono due antiche chiese bizantine: la Cuba e San Nicola.

Le Gole dell’Alcantara

LUNGO ALCANTARANella valle dell’Alcantara troviamo tanti piccoli paesi come Malvagna, Mojo, Graniti, Gaggi che vivono di queste acque. Ma tra questi, certamente i più importanti sono Francavilla e Motta Camastra. Questi due comuni infatti condividono l’attrazione e le fortune turistiche delle Gole dell’Alcantara (orari: tutti i giorni dalle 8 alle 20, biglietti di ingresso intorno alle 12 Euro, vedi sito: https://www.golealcantara.it/ ).  E’ infatti all’altezza di Motta che il fiume scende di livello inoltrandosi tra altissime pareti dalle forme strane, formate da lave antiche.

Motta Camastra, il cui centro storico è arroccato in cima a un monte, è il classico borgo medievale rimasto praticamente intatto da secoli. Vale certamente la visita. Francavilla di Sicilia è una cittadina più grande, più dinamica, nel cui territorio sorge l’ente che gestisce le Gole dell’Alcantara. Da ammirare, qui, la chiesa madre dell’Annunziata, il Convento dei Cappuccini, gli antichi villaggi agricoli di Schisina.

Da Calatabiano al mare

Siamo già sulla via che porta a Taormina quando l’Alcantara tocca il comune di Calatabiano. Il paese a prima vista non sembra particolarmente attraente, salvo che per le sue bellissime spiagge e per la chiesa madre settecentesca, ma le sue bellezze principali si trovano in cima al colle che domina la costa: il Castello e la chiesa di San Filippo Siriaco che qui è protagonista di una bellissima e pericolosa processione “in discesa”.

Il luogo in cui sfocia l’Alcantara è già in zona del comune di Giardini Naxos. Paradiso turistico per eccellenza, “sorella minore” di Taormina, questa cittadina greca (“prima colonia della Magna Grecia”) offre come monumenti il proprio lungomare, il Castello di Schisò che in realtà è un antico palazzo nobiliare, un Parco Archeologico e un panorama unico al mondo sulla baia e sulle luci di Taormina.


Autore: Grazia Musumeci