L’ultima delle tre province affacciate sull’Etna è Messina. Il territorio di questa provincia si estende lungo metà della costa settentrionale della Sicilia, stretto tra le spiagge e le alte montagne dei Nebrodi e dei Peloritani. La natura selvaggia è parte integrante dell’area messinese, con paesaggi mozzafiato e borghi medievali che in parte si affacciano proprio sul grande vulcano. L’Etna, come il fiume Alcantara, non fa parte del territorio di Messina ma nel segna in qualche modo il confine. Ed è un confine che regala spettacolo, quando è in corso un’eruzione.
Messina incantatrice
La provincia di Messina fa capo alla città omonima, affacciata sullo stretto che congiunge il mar Jonio e il mar Tirreno, dominando la costa della Calabria a oriente. Messina è una città tenace e incantatrice. Tenace perché si è risollevata più volte dal terremoto, l’ultimo – terribile! – nel 1908, seguito da un maremoto devastante.
Questo è il motivo per cui Messina non ha quasi più edifici storici, salvo quelli recuperati dalle macerie e quelli costruiti nel primo XX secolo. L’abilità degli architetti però ha consentito di ricostruire alcuni monumenti medievali esattamente come erano prima del sisma. Il bellissimo duomo di Messina, per esempio, in stile normanno gotico; la chiesa Annunziata dei Catalani, recuperata quasi intatta nel suo stile arabo-normanno; il Sacrario di Cristo Re; il Santuario di Montalto; il Palazzo Zanca; la Galleria Coperta; il Palazzo dello Zodiaco. Da ammirare anche il Museo Regionale, che contiene notevoli capolavori dell’arte siciliana. Le fontane monumentali di Messina sono un altro itinerario affascinante da seguire.
Etna visto da SavocaVisitare la provincia di Messina
A Messina si arriva tramite il mare, con l’attracco dei traghetti e delle navi da crociera situati proprio in centro storico, oppure via autostrada da Palermo (autostrada A20) e da Catania (autostrada A18). I centri più famosi della provincia, oltre il capoluogo, sono Taormina, Giardini Naxos, Milazzo e le isole Eolie.
Ma tra le località di mare affascinanti del messinese ricordiamo anche Villafranca, Patti, Capo d’Orlando, Santo Stefano Camastra. L’altra faccia della medaglia sono i centri dell’entroterra, aggrappati ai monti e ai boschi come Montalbano Elicona, Floresta, Motta Camastra, Cesarò, Mistretta, Tusa.
Messina e l’Etna
Le località della provincia messinese da cui si gode una vista spettacolare dell’Etna sono per lo più i borghi dell’interno, situati in cima alle montagne e rivolti verso sud. La vista più famosa (e la più vicina) si gode da Taormina e Castelmola, sebbene anche il sottostante molo di Giardini Naxos offra un panorama spettacolare. L’Etna si ammira bene da Savoca, da Motta Camastra, da Francavilla e da Cesarò.
Se visiterete l’affascinante altopiano dell’Argimusco, disseminato di monoliti preistorici dalle parti di Montalbano Elicona, potrete godere di una ottima vista sul vulcano in mezzo alla natura selvaggia.
Anche se sembra incredibile, si può scorgere la cima dell’Etna anche dalla riviera di ponente di Milazzo. E se salirete in cima al cratere di Vulcano o sul Monte Fossa delle Felci di Salina potrete vedere il profilo dell’Etna in lontananza. (FOTO DI GRAZIA MUSUMECI)