Uno dei balconi privilegiati che si affacciano sul grande vulcano Etna è proprio quello della città che in qualche modo ne ricorda il nome: Enna. Nulla a che vedere, in realtà, i due nomi non sono la stessa cosa: Etna deriva dal greco aìthne (fuoco) mentre Enna deve il suo nome a henna, forse la pianta della antica colorazione dell’henné forse un nome legato a qualche personaggio misterioso. Per molto tempo, Enna fu conosciuta col nome medievale di Castrogiovanni (Castrum Jannis) ma oggi è tornata a sfoggiare questo appellativo misterioso …. nebuloso… come è nebulosa lei stessa.
Enna la gelida
La città di Enna è la più fredda della Sicilia e una delle più fredde del Mediterraneo. La neve non è rara durante l’inverno e i venti freddi spesso spazzano via la nebbia, fenomeno talmente diffuso nella zona da essere soprannominata, dagli abitanti del capoluogo, “la compaesana”.
Il libero consorzio che oggi sostituisce la provincia di Enna è un territorio interno della Sicilia e l’unico che non si affaccia sul mare. Si compone di montagne di media altezza (gli Erei) e di una parte della catena dei Nebrodi, con cime che toccano i 1500 metri. La provincia di Enna ospita anche quattro laghi, di cui uno (Pergusa) naturale e tre (Pozzillo, Ogliastro, Olivo) artificiali legati alle dighe.
La posizione centrale ed elevata ha permesso, per secoli, l’insediamento dell’uomo soprattutto in piccoli castelli e casali che oggi formano i tanti borghi medievali della provincia. Enna è un territorio prevalentemente agricolo dove campi e allevamenti sono il primo motore economico. Da qualche anno, il turismo – specialmente quello legato ai beni archeologici – è diventato un’altra risorsa importante.
Visitare la provincia di Enna
Enna è servita dall’Aeroporto Fontanarossa di Catania ma è facilmente raggiungibile anche per chi atterra a Palermo. L’uscita per Enna si trova lungo l’autostrada A19 che collega Catania a Palermo.
Equidistante da molte splendide località siciliane, proprio per la sua posizione centrale, Enna e il suo territorio sono un gioiello di testimonianze storiche e artistiche tra cui, le più famose: la Villa Romana del Casale a Piazza Armerina, il centro storico di Piazza Armerina, il centro storico di Leonforte, il castello di Sperlinga, il borgo medievale di Nicosia e quello di Agira. Vale la pena anche visitare Calascibetta, con il suo Villaggio Bizantino scavato nella roccia, e località come Aidone, Catenanuova e Valguarnera.
La provincia di Enna si può visitare in larga parte anche in una sola giornata o in un finesettimana. Non sono rare le escursioni che toccano in poche ore Enna, Leonforte, Sperlinga e Nicosia. L’ideale è spostarsi in macchina o con i transfer privati. In alternativa sono i bus regionali che collegano i vari borghi al capoluogo e alle altre città siciliane.
Enna e l’Etna
L’Etna si vede bene da Enna, da Sperlinga, da Agira ma in generale un po’ da tutta la provincia di Enna. La visuale che si ha del vulcano è quella classica, una montagna conica che si eleva al di sopra di tutte le cime circostanti. Quando sono in atto le eruzioni, lo spettacolo migliore è sicuramente quello che si gode da Enna città e da Agira.
Il centro storico di Enna si raccoglie intorno al Castello di Lombardia che deve il suo nome alle prime guarnigioni di soldati normanni provenienti proprio da Milano e Brescia, ai quali fu affidato il compito di difendere il castello e la città. Altre testimonianze del glorioso medioevo ennese sono la Torre di Federico, voluta pare proprio da Federico II, e il Duomo dedicato alla Madonna della Visitazione (costruito nel XIV secolo e restaurato in epoca barocca). Altre meraviglie di Enna sono Palazzo Varisano, Palazzo Pollicarini, la Porta di Janniscuru e la Rocca di Cerere.
Se volete godervi il panorama dell’Etna da Enna, i luoghi migliori sono Belvedere Marconi o la Rocca di Cerere. (FOTO DI GRAZIA MUSUMECI)