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L’Etna è un vulcano che funziona a “cicli”, ovvero che spesso passa attraverso delle fasi già vissute in passato. Nel 2018, dopo il terremoto che scosse il fianco est della montagna, i vulcanologi iniziarono a parlare di “ciclo delle eruzioni laterali”. Si aspettavano cioè uno di quei lunghi periodi irrequieti che possono sfociare in una grande eruzione laterale. O in una grande eruzione, che può durare magari mesi ed emettere enormi quantitativi di lava. Ma questi segnali tanto temuti sembravano non arrivare mai, anzi, al contrario, l’Etna nel corso del 2019 si è come messo “in pausa”.

Grande eruzione, i segnali del risveglio

Verso la fine del 2020, come se anche il vulcano avesse rispettato il lockdown da covid, l’Etna comincia a dare segnali ben precisi di risveglio. Iniziano fontane di lava, emissioni stromboliane di piccola entità, ma bastanti a creare spettacolo e curiosità. Il vulcano intanto inizia a gonfiarsi sempre più. E i vulcanologi riprendono a parlare di “una grande eruzione” che si preparava nel profondo. Bisogna però capire come si manifesterà: un grosso evento sommitale oppure uno squarcio a bassa quota che mette a rischio i paesi?

etna great eruption (2)
i frequenti parossismi sono già la grande eruzione

Nel febbraio 2021 l’Etna inizia la serie di parossismi violenti, spettacolari ma tutto sommato contenuti che sta caratterizzando questo anno. Lo fa in modo assolutamente imprevedibile. Nonostante gli apparecchi sofisticati che lo INGV di Catania impiega per monitorare il vulcano da sempre, alcuni eventi riescono a sorprendere anche gli scienziati.

I parossismi sono “la grande eruzione”?

La curiosità delle persone diventa preoccupazione e forte disagio. Perché ormai l’Etna erutta costantemente. Una eruzione ogni 72 ore, una ogni 48 ore, una al giorno. A volte gli eventi parossistici sono anche due, o tre, al giorno come avvenuto il 19 e il 23 giugno 2021. Le domande  sono migliaia: a cosa porterà tutto questo? sta per avvenire qualcosa di grosso? è in arrivo una grande eruzione laterale?

Nonostante la continua pioggia di cenere sia un danno e un fastidio per molte città, per i vulcanologi questi fenomeni sono positivi e “benedetti”. Le eruzioni quotidiane stanno “sgonfiando” il corpo del vulcano. Se continua di questo passo rientrerà l’emergenza legata a possibili eruzioni laterali. E, come dice il dottor Boris Behncke: “Forse i parossismi che vediamo in continuazione SONO GIA’ la grande eruzione che tutti aspettavamo”. Una eruzione sorprendente e nuova, come solo l’Etna sa fare, per stupire ancora di più.

Il nuovo ciclo del vulcano

Questa “grande eruzione a rate” permetterà quindi alle popolazioni di tirare un sospiro di sollievo. Per questa volta, molto probabilmente, non ci sarà alcun pericolo. Ma se l’Etna è entrata in un nuovo “ciclo” della sua era vulcanica non è detto che in un prossimo futuro (nel giro dei prossimi 20 anni) non si ripetano episodi di ricarica e di nuove eruzioni.

E in quel caso si tornerà a monitorare, per esser certi che l’eruzione laterale non sia un pericolo imminente. Nell’attesa, bisogna solo affidarsi a Madre Terra, alla quale i vulcani obbediscono, perché solo lei – al di là di ogni nostra previsione e scienza – sa come e quando manifestare la sua potenza. Per il momento è solo un grandioso, sicuro e bellissimo spettacolo che va ammirato e fotografato con assoluto rispetto, consapevoli che siamo tutti solo degli ospiti sul corpo del “gigante” che ci consente di vivere questi momenti magici. (foto di Grazia Musumeci)


Autore: Grazia Musumeci