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Regalatevi un Capodanno particolare, oppure – se non proprio il giorno di Capodanno – un inizio di anno emozionante con una passeggiata tra le nevi e i pini del bosco di Ragabo. Questo delizioso edificio a forma di capanna alpina si mimetizza quasi perfettamente con lo scenario di altissimi pini secolari che formano la foresta di questo territorio appartenente al comune di Linguaglossa (Catania). Rifugio Ragabo è la base per chi va alla scoperta della pineta ma è anche un luogo in cui restare, al caldo, nelle giornate d’inverno. Si mangia bene e si può anche dormire a prezzi abbastanza moderati.

Alla scoperta di Rifugio Ragabo in inverno

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foto dal sito di Rifugio Ragabo

Rifugio Ragabo si trova a 1450 metri sul livello del mare, sul  versante più freddo dell’Etna, quello settentrionale. Qui, in inverno, la neve può accumularsi per diversi metri e sulle strade il ghiaccio che si forma la notte resiste fino al primo pomeriggio. La pineta intorno, pur essendo a pochi chilometri da alcune delle spiagge più belle di Sicilia (Taormina, Giardini Naxos, Letojanni) assume colori, atmosfere e tinte alpine in una magia davvero unica.

Il rifugio esiste da tempo e nel 1969, grazie alla gestione familiare, è divenuto molto più attivo e vivace nel panorama turistico etneo. L’architettura in legno, che imita le costruzioni tipiche tirolesi, lo rende perfettamente adeguato all’ambiente naturale che lo circonda. Al piano terra si trovano il salone ristorante, il bar, le cucine e una verandina – che in estate si completa con tavoli all’aperto.

Al primo piano sono disposte le camere – sia singole che matrimoniali, ma tutte con divieto di fumo per ragioni di sicurezza – arredate con un semplice stile alpino, molto gradevole. Si può pernottare in ogni stagione, a prezzi ragionevoli (40 Euro a persona per alloggio B&B, 60 Euro mezza pensione, 80 Euro pensione completa) ed è possibile usufruire di escursioni sia in estate che in inverno, quando il paesaggio intorno è innevato.

Le prime escursioni dell’anno al Ragabo

Se amate la montagna e l’inverno, scegliere Ragabo come meta ideale per una gita di inizio anno sarà

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foto di G Musumeci

emozionante. Da qui partono diverse escursioni di scialpinismo, sci di fondo ma anche le classiche “ciaspolate” che possono portarvi a scoprire la bellezza della pineta o delle distese di lava coperte di neve. Per chi ama lo sci più impegnativo, lo snowboard e lo slittino, a 5 km da Ragabo troverà facilmente le piste di Etna Nord, a Piano Provenzana, attrezzate anche di una efficiente seggiovia.

Se non siete tipi sportivi, però, potete comunque scegliere Ragabo per una passeggiata nella neve. Facendo base al rifugio, potrete partire lungo il sentiero della pineta verso le sciare, godendovi un inverno insolitamente “scandinavo” nel cuore del Mediterraneo. Oppure potete soltanto prenotare un pranzo domenicale, al caldo del camino del rifugio, tra delizie tipiche del posto preparate dai proprietari.

Nei dintorni di Ragabo

Se farete base per due o tre giorni al rifugio Ragabo, potrete anche muovervi per scoprire le bellezze dei dintorni. Spingervi, con le guide, fino ai crateri Sartorius, fino alle bottoniere (file di crateri) che causarono l’eruzione che distrusse Piano Provenzana. Potrete esplorare anche qualche grotta, se adeguatamente equipaggiati per il freddo – e sempre accompagnati dalle guide.

Sicuramente da Ragabo bisogna scendere a Linguaglossa e ammirare il suo artistico centro storico immerso nella quiete dell’inverno. Qui potrete ammirare i murales, le chiese antiche, i vicoli. E assaggiare le specialità locali, in modo particolare il buon vino, nelle trattorie per i turisti. Seguendo la strada Mareneve verso est per 18 km, scavalcando il fianco dell’Etna, potrete anche raggiungere il paesino di Milo e la sua piazza panoramica che guarda le spiagge e il mare in lontananza.

Informazioni pratiche su Rifugio Ragabo

Per raggiungere il rifugio si può salire sia da est, da Milo, che da nord (da Taormina, Castiglione e Linguaglossa).  La via di collegamento è la Strada Regionale Mareneve, in entrambe le direzioni. L’aeroporto più vicino è quello di Catania. Da lì, tramite Tangenziale e autostrada A18, si esce ad Acireale, a Fiumefreddo oppure a Giardini Naxos per seguire poi le indicazioni per Paesi Etnei o per Linguaglossa e  Mareneve.

ATTENZIONE! È obbligatorio e fondamentale avere buoni pneumatici termici o essere forniti di catene in macchina, per affrontare il ghiaccio lungo le curve che salgono fino al Ragabo.

Ulteriori informazioni sul rifugio, sui prezzi e i contatti per le prenotazioni sul sito ufficiale della struttura RIFUGIO RAGABO.


Autore: Grazia Musumeci