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Ogni volta che l’Etna entra in eruzione si verificano due fenomeni totalmente opposti eppure collegati: i turisti di mezzo mondo vorrebbero precipitarsi sul vulcano per ammirare lo spettacolo, ma quelli che si trovano già sul posto disdicono in fretta la camera d’albergo e fuggono! Come si spiega?

I vulcani sono da sempre fonte di meraviglia e di attrazione per la curiosità umana, ma sono anche luoghi pericolosi in quanto imprevedibili. E dunque lo spettacolo è bello da vedere, ma meglio se dall’alto di un aereo o anche da casa propria, grazie alla TV. Eppure intorno all’Etna vivono persone, crescono paesi e città e chi nasce sotto il vulcano sa benissimo che tutte queste paure sono ingiustificate. L’Etna è uno dei vulcani più sicuri del mondo.

L’Etna, un vulcano monitorato e sicuro

Tra tutti i vulcani della Terra, l’Etna è quello più sorvegliato in assoluto. Ciò perché è uno dei vulcani più attivi e imprevedibili, con “comportamenti” che cambiano di anno in anno. Gli stessi vulcanologi sono affascinati da questa montagna che, dicono, riassume in un solo luogo tutti i fenomeni vulcanici del pianeta.

Proprio per questo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania ha organizzato un sistema di sorveglianza con telecamere, sensori, computer e controlli umani in loco che non ha eguali. E funziona perfettamente. Ogni movimento o tremore dell’Etna viene registrato, studiato e comunicato in tempo reale. Questo fa sì che il livello di sicurezza sia tra i più alti al mondo.

La sicurezza su un vulcano dipende anche da voi

Quello che può fare la scienza per rendere sicuro un vulcano non basta, però. Occorre che anche le istituzioni, gli enti e i singoli turisti partecipino con buon senso al lavoro per proteggere se stessi. Tutti sanno che per affrontare in modo sereno una montagna si devono rispettare delle regole ben precise. Se la montagna è anche un vulcano attivo, quelle regole diventano fondamentali e irrinunciabili.

E allora MAI avventurarsi sull’Etna da soli, se non si conosce il territorio; preferite piuttosto fare una spesa extra e assumere una guida locale o un’agenzia come la nostra che sappia come muoversi o quali itinerari consigliarvi. MAI allontanarsi dal rifugio, dall’hotel o dal B&B in cui alloggiate senza lasciar detto il vostro percorso sul vulcano, così che in caso di mancato rientro si sappia già dove inviare i soccorsi. Se è in atto un’eruzione e vengono emanati divieti di avvicinamento a certe quote, EVITATE di trasgredire e di fare i furbi; un’eruzione, anche se lontana, può essere pericolosa. L’Etna è in grado di lanciare pietre di grosse dimensioni anche a 5 chilometri di distanza!

Se sciate sull’Etna, evitate di andare fuori pista o di scendere lungo quelle più difficili senza la dovuta esperienza e senza un istruttore accanto. Non prendete sentieri sconosciuti, canaloni, deviazioni senza essere assolutamente certi di dove conducano e senza essere in grado di affrontare il percorso.

Non dimenticate

Non dimenticate che sull’Etna ci sono anche diverse grotte, sempre segnalate e quasi tutte accessibili. Ma evitate di esplorarle da soli, fatelo sempre in compagnia di una guida del posto. Ricordate che spesso, in mezzo alle sciàre (i deserti di lava) che si trovano in quota, le onde dei cellulari sono disturbate a causa delle interferenze magnetiche tipiche della pietra lavica. Dunque potrebbe essere difficile chiedere aiuto in caso di bisogno. Evitate di avventurarvi in questi percorsi da soli. L’Etna non è un pericolo se la rispettate e la temete come merita, comportandovi di conseguenza e obbedendo prima alle leggi della natura e poi a quelle dell’uomo (foto di GRAZIA MUSUMECI)


Autore: Grazia Musumeci