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Il fianco meridionale dell’Etna è, insieme a quello orientale, forse il più martoriato da eruzioni a bassa quota e crateri avventizi. Una distesa di collinette e bozzi che un tempo sputavano fuoco, minacciando paesi e città dalla lunghissima storia. Questa è la parte “medievale” del vulcano. La zona dei conti e dei principi, delle torri e dei castelli e di bellissimi santuari con lo sfondo dei crateri sommitali. Il nostro itinerario a sud ci porterà da Adrano fino a Pedara, passando dal Rifugio Sapienza.

Etna Sud, Adrano e Biancavilla

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torre normanna di Adrano

Adrano nasce come importante centro del popolo Siculo, dal cui culto del dio della guerra Adranos trasse il nome, poi conquistato da Greci e Romani. Nel tempo mutò il nome in Adranon e Adernò, fino al moderno Adrano. Il centro storico si presenta molto elegante, abbellito da palazzi e soprattutto chiese di epoca medievale e barocca. Da ammirare sicuramente: il Castello Normanno, in realtà una torre eretta dal conte Ruggero nel secolo XI, la quale oggi contiene un museo archeologico; la Chiesa Madre; il Monastero Santa Lucia; Castello della Solicchiata dalla struttura in pietra lavica. E ancora i siti archeologici di Mendolito e Mura Ciclopiche. Poco lontano, sul Simeto, si eleva il bellissimo Ponte dei Saraceni.

Da qui, proseguendo sul percorso di Etna Sud,  ci si sposta verso Biancavilla. L’antico “casale di Albavilla” poi dedicato alla regina Bianca di Navarra, è oggi un centro ricco di chiese seicentesche e di palazzi nobiliari di epoca compresa tra XVI e XIX secolo. Maria Santissima del Rosario e la Basilica di Santa Maria dell’Elemosina sono gioielli unici da ammirare! Un’altra delle bellezze di Biancavilla è sicuramente il florido Orto Botanico. Ma si può anche andare appena fuori città per seguire il percorso turistico dei Mulini ad Acqua: cinque mulini che irrigavano i campi qui usati per le colture dei legumi.

Tra Paternò e Belpasso

Situato lungo la via che conduce ancora oggi ad Adrano (antica Adernò), Paternò deve il suo nome proprio alle indicazioni stradali “per Adernò . Ma come realtà turistica sa distinguersi benissimo. Importante centro medievale legato a stirpi di principi – Altavilla, Artale Alagona, Moncada –

ETNA SUD itiner (2)
l’etna visto da Belpasso

presenta un centro storico raccolto intorno a una collina. Su di essa svetta la torre  Normanna (1072) con la “finestra bifora più grande d’Italia”.  Una artistica scalinata settecentesca collega il colle con il cuore antico della città, dove sorgono oltre quaranta chiese e una trentina di palazzi signorili. La chiesa madre, dedicata a Santa Barbara, è un piccolo gioiello barocco.

Da ammirare, a Paternò, le Salinelle: fenomeni vulcanici legati a fanghi ribollenti e acque sulfuree, situate in diversi punti del territorio. Le più famose sono le Salinelle dello Stadio, liberamente accessibili. Altre si trovano a ridosso del Simeto, “Salinelle del Fiume”, e sulla via che collega la città a Belpasso (Salinelle San Biagio).

Belpasso è una cittadina famosa per i dolci e per le sue architetture di pietra lavica. Tra le costruzioni più belle sicuramente la Chiesa Madre Maria Santissima Immacolata (XVIII secolo), seguita da Palazzo Bufali con l’artistico balcone angolare in pietra lavica scolpita. Altri monumenti sono la chiesa di Sant’Antonio da Padova, il Santuario Madonna della Rocca e la trecentesca Cisterna della Regina, voluta da Eleonora d’Angiò. Belpasso è famosa per i torroncini, i cannoli e la favolosa granita – specie quella al pistacchio e alle mandorle.

Etna Sud, da Nicolosi a Pedara

Salendo verso il vulcano, incontriamo Nicolosi. Questo delizioso paese immerso nel verde di pinete e boschetti urbani ha l’aria di un tranquillo centro di montagna abbellito da architetture antiche.   Tra le più importanti: la Chiesa dello Spirito Santo, Santa Maria delle Grazie, il monastero medievale di San Nicolò l’Arena. Potrete visitare anche due musei,  quello Vulcanologico e quello della Civiltà Contadina. Rilassarsi nella bellissima Pineta è d’obbligo. A meno che non vogliate salire in quota… perchè il territorio di Nicolosi arriva fino alla cima dell’Etna.

Vi ritroverete così a 1900 metri, tra i vecchi Crateri Silvestri e la stazione della Funivia grazie alla quale potrete raggiungere i crateri sommitali del vulcano a 3000 metri. Oppure potete restare al Rifugio Sapienza, cuore del polo turistico Etna Sud, per gustare un buon gelato, un pranzo o una pizza con vista sull’intera Sicilia orientale!

Scendendo di nuovo verso valle, passate da Pedara. Anche qui ammirerete chiese in pietra lavica, i resti di un fortino – Forte Mulino a Vento – l’eremo medievale di Santa Emilia, piazza Don Diego Pappalardo con l’elegante Palazzo dei Discendenti. Fuori paese, l’area naturale di monte Monpeluso con la omonima grotta. Anche Pedara è famosa per i suoi dolci e per la sua vita notturna tra localini originali disseminati tra vicoli e piazzette. (le foto sono di Grazia Musumeci)


Autore: Grazia Musumeci