La primavera sull’Etna è una stagione interessante e variopinta. Al contrario di molti altri vulcani della Terra che presentano paesaggi desolati e aridi, l’Etna copre diverse altitudini e offre aree coltivate e aree verdi selvagge che in primavera si riempiono di fiori e profumi. La primavera è anche la stagione delle feste religiose e dei festival. E certamente non mancano le degustazioni. Volete scoprire di più? Vi accompagniamo noi attraverso cinque modi diversi di vivere la stagione sull’Etna.
Alla ricerca degli alberi in fiore
Tra aprile e maggio anche sull’Etna si verifica quel fenomeno che rende famoso in tutto il mondo il Giappone. I frutteti si riempiono di alberi in fiore e sul nostro vulcano gli alberi più belli sono sicuramente i meli, i peschi e i ciliegi. Dalle terrazze coltivate di Milo fino ai vivai lungo la costa tra Pozzillo e Riposto, dai ciliegi sparsi sul fianco sud e est della montagna fino alle fragoline selvatiche sul lato ovest, ammirare i colori della natura in festa diventa un itinerario per appassionati di botanica … e non solo. Le località che vale la pena visitare sono: Milo, Sant’Alfio, Zafferana, Giarre e Maletto.
Gustare i dolci frutti della terra
I dolci frutti della primavera etnea sono, come detto, le fragole e le ciliegie. In tarda primavera si cominciano a trovare insieme ai frutti di bosco come mirtilli, gelsi e lamponi. Le aziende agricole situate tra Milo, Randazzo e Bronte spesso organizzano degustazioni che permettono di assaporare non solo i frutti ma anche i loro estratti e i dolci che da essi si ricavano.
Le feste di paese
Le feste di paese sono un altro itinerario affascinante che la primavera dell’Etna offre ai visitatori. Il centro di tutto è sicuramente la festa dei santi Alfio, Cirino e Filadelfo che coinvolge due paesi pedemontani: Sant’Alfio e Trecastagni. Tra il 9 e l’11 maggio processioni notturne, feste di piazza e fuochi d’artificio accendono il fianco orientale del vulcano. Da non perdere la Festa dei Fiori (video qui) che si svolge per le vie di Acireale intorno all’1 maggio: splendidi carri fatti di fiori sfilano per la città tra luci, musica e maschere “fuori tempo”.
Le escursioni più belle
Le escursioni più belle da fare in primavera sono quelle più “dure”. Quelle che in estate, col caldo, verrebbero troppo faticose. Questa è la stagione per tentare una camminata di due ore tra le rocce verso la Grotta del Gelo (sempre con la guida !!), in Valle del Bove, a quota 3000 verso i grandi crateri. Noi però vi suggeriamo anche una gita al Lago Gurrida oppure alle vicine Favare di Maletto … dove l’acqua dello scioglimento delle nevi etnee crea torrenti rigogliosi tra le rocce.
La magia della Saponaria
A fine primavera, verso gli inizi di giugno, assistere alla fioritura della Saponaria è un’emozione unica. Questi cespugli piatti di fiori rosa (foto sopra il titolo) fioriscono oltre i 1800 metri e spesso coprono sciare desertiche o dune sabbiose di antichi crateri spenti con questo tocco di colore meraviglioso. Informatevi con le guide locali sul periodo e sul luogo ideale per andare a fotografare questo fenomeno. (FOTO DI GRAZIA MUSUMECI)