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Volete un’idea particolare per la notte di Halloween? O cercate piuttosto un modo di trascorrere il finesettimana di Ognissanti e dei Morti all’aria aperta, tra i profumi della montagna? L’Etna è sempre a vostra disposizione con i suoi paesaggi, i suoi prodotti genuini, i suoi molti percorsi turistici. In occasioni speciali, l’Etna diventa anche scenario di momenti unici. Ad esempio, nella notte di Halloween o durante i giorni di vacanza… spesso con temperatura mite … di inizio novembre le possibilità per vivere giornate ed esperienze particolari non mancano. Noi vi suggeriamo dei luoghi da visitare nel periodo tra il 31 ottobre e il 2 novembre: se non siete pratici però muovetevi sempre con delle guide autorizzate ed esperte del posto, anche perché vi aiuteranno a conoscere storia e tradizioni legate a quelle località.

I rifugi abbandonati di notte

Se siete avventurosi e non avete paura degli imprevisti, potete organizzare una bellissima e terrificante notte di Halloween sull’Etna. Dove? Presso i rifugi abbandonati. Ce ne sono diversi, sul vulcano, alcuni anche antichi e dunque con quel tipico aspetto di pietra consumata, dalle finestre aperte e prive di infissi e con l’erba che cresce dentro. Evitate di accendere fuochi, piuttosto portate con voi lumi da campeggio, torce elettriche colorate o lampadine a batteria da sistemare nelle zucche! E ovviamente, anche tanti dolcetti e un bel libro di racconti horror!

Il Rifugio Conti potrebbe essere l’ideale. Si raggiunge in 20 minuti di camminata partendo dal resort Clan dei Ragazzi (sulla strada che sale al Brunek). Il percorso non è difficilissimo ma alcuni punti sono in salita e potrebbe risultare un po’ faticoso. Il rudere del rifugio si presta per storie di fantasmi e di misteri.

Un altro rudere da usare all’occasione è quello che si incontra lungo il sentiero che da Piano del Vescovo conduce ad Acquarocca degli Zappini. Lungo un percorso pianeggiante e facile, all’altezza del cosiddetto Villaggio di Via Messina si trovano delle case abbandonate e diroccate, perfette per una notte “di fantasmi”.

Se non volete andare troppo lontano, a pochi passi dal grande parcheggio del Rifugio Ragabo, pineta Brunek, sorgono i ruderi del Villaggio Mareneve. Si tratta di una serie di baite di legno dalla forma a “tenda indiana” ormai cadute in disuso da tempo. La vicinanza alla strada Mareneve le rende comode, accessibili e … facili da abbandonare in caso di “strane presenze” o attacchi di paura!

Gli alberi fantasma

Gli alberi fantasma sono alberi circondati dalla lava. Li chiamano così perché il loro tronco sbiancato spicca contro il cielo blu, di giorno, e contro il cielo scuro della sera. Quando le eruzioni minacciano i boschi e la lava si avvicina agli alberi, spesso questi prendono fuoco con l’enorme calore emanato dal magma. Ma se non succede, l’albero muore ugualmente soffocato dal gran caldo. E si secca quasi immediatamente. Questo “shock” causa lo sbiancamento del tronco e, quando cadranno anche i rami e le foglie, resterà lì, nudo e candido … come un fantasma, appunto.

Per trovare gli alberi fantasma, dovete andare nei luoghi delle eruzioni più importanti: a Piano Provenzana, per esempio, nelle sciare lungo il percorso della pineta Brunek, in Val Calanna lungo le colate laviche del 1992 o lungo il percorso della lava che quasi distrusse il Rifugio Sapienza.

Se il tempo lo consente, andate a visitare questi alberi fantasma nel giorno di Ognissanti, il 1 novembre, magari organizzando un picnic o una passeggiata tra i boschi pieni di foglie rosse, tutto intorno.

 

Il “Monte dei Morti”

Se volete celebrare il 2 novembre, giorno “Dei Morti”, davanti a un monumento naturale inquietante … non potrete che andare al Monte dei Morti.

Questa formazione rocciosa è formata da una serie di colate laviche “a corda” che si sono ammonticchiate l’una sull’altra creando forme incredibili. Vista da lontano, sembra una catasta di corpi umani ammassati e carbonizzati, come se qualcuno avesse condannato al rogo e bruciato decine di prigionieri (foto qui: https://www.etnanatura.it/paginasentiero.php?nome=Monte_dei_Morti ). Man mano che ci si avvicina, però, si tira un sospiro di sollievo. Quei corpi contorti sono solo ricordi di grumi di lava divenuti oggi roccia nera fredda. Per raggiungere il Monte dei Morti si parte dalla pineta del Brunek e si segue il sentiero per 10 km, con dislivelli importanti, per una durata che può anche superare l’ora di cammino in condizioni spesso dure (su percorsi rocciosi e privi di alberi). Lungo il sentiero di incontra anche la Grotta dei Lamponi. Il Monte dei Morti si può raggiungere anche da Piano Provenzana (40 minuti di cammino fino a Timparossa e altrettanti per arrivare alla formazione) con una difficoltà leggermente minore.

In entrambi i casi, il percorso NON è consigliato a persone non allenate, a bambini o ad anziani. È necessario essere davvero in ottima forma fisica. (FOTO DI GRAZIA MUSUMECI)


Autore: Grazia Musumeci