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Adrano è parte dell’Etna in modo profondo. Talmente profondo che perfino il suo nome (dal sicano àdron) significherebbe “nero”, proprio per via dei paesaggi di roccia vulcanica che circondano l’abitato. Il suo territorio, situato sul fianco sud-occidentale del vulcano, si spinge fino ai crateri sommitali e include parte del corso del Simeto. Intorno alla cittadina medievale (33.000 abitanti) dalla ricca storia si manifesta una natura spettacolare. A causa della prospettiva, dal centro di Adrano la cima dell’Etna appare enorme e vicinissima… e ogni eruzione, da qui, è una visione che toglie il fiato!

il castello normanno

Storia di Adrano

Sebbene esistente fin da tempi antichissimi, come molti centri siciliani anche Adrano conobbe sviluppo e benessere grazie alla conquista dei Greci. “Adernon” nacque da un fortino militare del 400 avanti Cristo, di cui oggi restano alcune rovine, e divenne città sotto la dominazione Romana due secoli più tardi.

La gloria assoluta di Adrano però arriva nel X secolo quando i Normanni entrano nella Sicilia riconquistata e strappata all’influenza islamica. Il condottiero Ugo di Jersey fece il suo ingresso in città con le truppe e costruì la torre fortificata a difesa dell’abitato. Quella torre, un donjon in pietra lavica, esiste ancora oggi e svetta, intatto, al centro della piazza principale. Grazie alla protezione delle famiglie nobili che si succedettero nel feudo, Adrano divenne una delle città più importanti dell’abitato etneo. Furono i prìncipi Moncada e poi i Ventimiglia – tra il XV e il XVI secolo – a completare la crescita del feudo che di fatto, fino al 1867, fu uno dei più moderni e benestanti della Sicilia.

Adrano è entrata nel XX secolo con pochi abitanti e molta ricchezza e, dopo un periodo di decadimento, ha cominciato nuovamente a farsi notare e a farsi amare a partire dalla metà degli anni Novanta. Nel 2019 ha acquisito ufficialmente il titolo di “città”, con un suo stemma che raffigura un’aquila e uno scudo ovale tripartito, sostenuto da due cornucopie, nel quale vengono raffigurati l’Etna innevato e in eruzione, un rapace e un granchio.

Quando venire ad Adrano

Il periodo ideale per esplorare Adrano sono le stagioni “di mezzo”. In primavera, con le vallate circostanti ricche di verde e di coltivazioni così come in autunno, con i colori caldi e il clima fresco, si possono effettuare gradevoli visite guidate al centro storico e interessanti escursioni nella natura che caratterizza il territorio comunale, salendo fino in cima all’Etna!

Cosa vedere ad Adrano e dintorni

Una visita ad Adrano deve iniziare per forza dalla Piazza Umberto I, tagliata dalla centralissima Via Roma. Qui sorgono a poca distanza gli uni dagli altri il donjon medievale (detto “castello normanno”), la chiesa madre di Maria Assunta e il Palazzo Municipale dei Bianchi. A pochi metri si trovano il Municipio Nuovo e il Giardino Comunale.

Affascinante la storia della chiesa madre, costruita tra il XVI e il XVIII secolo, con il progetto di un campanile in pietra lavica che rimase

natura intorno ad Adrano

però incompleto – e ancora oggi le colonne portanti del suo basamento si ergono davanti all’entrata della chiesa. L’interno della Chiesa, a croce latina, è diviso in tre navate sostenute da colonne antiche che, si dice, facevano parte di un tempio pagano dedicato al dio Adernon! Le molte opere d’arte settecentesche e ottocentesche arricchiscono il tempio di stile e colore. Pare che la chiesa sia collegata al donjon medievale tramite cunicoli sotterranei! Oggi dentro il “castello” è ospitato il Museo Archeologico di Adrano.

Altri monumenti del centro storico di Adrano sono: il Monastero di Santa Lucia, eretto nel 1596 su progetto di Stefano Ittar e del Principe di Biscari, comprendente una chiesa con facciata a tre ordini sormontata da due campanili a cupole quadrangolari collegati da una balconata barocca e un vasto corpo centrale con le celle dei monaci che corre lungo la via Roma; la chiesa di San Pietro; la chiesa del Crocifisso, le chiese di San Giuseppe, San Leonardo, di Gesù e Maria, del Salvatore; i palazzi Ciancio, Pisano, Pulia; il Teatro Bellini. Intorno al centro abitato, si possono visitare siti interessanti come l’area archeologica del Mendolito, le antiche Mura Dionigiane, il castello della Solicchiata e il Ponte dei Saraceni che sovrasta le gole del fiume Simeto all’altezza di contrada Salto del Pecoraio. Non molto distante dalla città sorge anche la romantica Valle delle Muse, che in realtà deve il suo nome a Musah, il potente emiro che dominò su Adrano prima dell’arrivo dei cavalieri normanni!

Come arrivare

Adrano dista da Catania 35 km, cioè meno di un’ora di viaggio in macchina, e circa 40 km dall’aeroporto Fontanarossa. Seguendo le strade statali SS121 e SS284 la città si raggiunge facilmente. Se arrivate dal porto di Messina (129 km) potete seguire l’autostrada A18 fino a Catania, quindi imboccare la Tangenziale con uscita Misterbianco, seguendo poi le indicazioni per Paternò e Adrano imboccando la SS284 che gira tutto intorno all’Etna con panorami spettacolari! (LE FOTO SONO DI ANTONIETTA BUA)


Autore: Grazia Musumeci