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Rifugio Carpinteri lo abbiamo scoperto come una “bella sorpresa”. Forse perché il sentiero che lo raggiungeva dal percorso Milìa (Etna Sud) non era mai stato veramente indicato, o forse era in stato di abbandono da tempo … certamente non lo avevamo mai notato. Eppure andando dal cancello Filiciusa-Milìa a San Giovanni Gualberto, passando per l’orto botanico nel bosco, è difficile non notare i segnali, sempre ben evidenti sul sentiero rettilineo. Probabilmente un “restyling” della sentieristica ha permesso alla Forestale di evidenziare meglio questo percorso… e noi lo abbiamo intrapreso.

Una strada nel bosco

Il percorso della Milìa è uno dei più facili del versante sud. Parte dalla strada carrabile che da Piano Vetore conduce a Ragalna e si accede dal cancello Filiciusa-Milìa, inoltrandosi sulla Pista Altomontana che raggiunge il panoramico rifugio Galvarina dopo circa due ore piene di marcia. Ma prima di arrivare a Galvarina, lo “stop” più affascinante è quello di San Giovanni Gualberto, caserma della forestale annunciata da una deliziosa cappella all’aria aperta. Il sentiero, ampio e dritto (quasi sempre pianeggiante), costeggia il progetto dell’orto botanico Nuova Gussonea. Ed è proprio a ridosso di questo che, da poco, è visibile un elegante cartello in legno intagliato che indica Rifugio Carpinteri. La distanza è minima… 500 metri … facilmente raggiungibile a piedi lungo un sentiero erboso nel bosco.

La sorpresa di un rifugio panoramico

carpinteri 2Noi ci siamo avventurati verso Rifugio Carpinteri nelle giornate della spettacolare eruzione di agosto 2025. Essendo una serata particolarmente limpida, moltissime persone cercavano punti panoramici ideali per fotografare la lava. Una processione immensa di gruppi di escursionisti si dirigeva alla Galvarina, luogo più vicino al fronte lavico. Il che lasciava prevedere molta folla, sul posto, e quindi niente di così magico… in fondo!

Abbiamo deciso di rientrare e cercare altri punti panoramici a valle, ma prima abbiamo pensato bene di percorrere questo sentiero per Rifugio Carpinteri. Giusto per curiosità, per capire come fosse stato sistemato e quanto avremmo impiegato ad arrivare.

Invece è stata enorme la sorpresa quando, dieci minuti più tardi, il sentiero è uscito all’improvviso dal fitto bosco e si è aperto su una spettacolare veduta dei crateri sommitali e delle colate laviche! Rifugio Carpinteri consiste in una baita di legno e pietra, grande e ben organizzata, ma purtroppo chiusa con i lucchetti (per evitare i vandalismi dei soliti idioti!). Accanto alla baita, però, il delizioso bivacco in pietra lavica è aperto e fruibile. Dentro, soltanto qualche pentola, un caminetto, tavolo e sedia. E i disegni e le firme dei visitatori.

Perché andare a Rifugio Carpinteri

Perché scegliere Rifugio Carpinteri invece che San Giovanni Gualberto o Galvarina? Perché:

  • è vicino al parcheggio,
  • accessibile a piedi anche per bambini o persone anziane,
  • perché offre zone attrezzate per pic-nic, per cucinare, per correre e giocare in sicurezza,
  • e per il panorama… che è veramente uno spettacolo.

In primavera i prati intorno sono fioriti, in estate quando viene tagliata l’erba alta emerge anche un simpatico abbeveratoio in pietra. All’inizio dell’autunno, quando ricresce l’erba, tutto si copre di un morbido manto di fili dorati che nel vento creano onde dai mille riflessi! E se capita un’eruzione sul versante sud, da Rifugio Carpinteri la visuale è mozzafiato!

Come raggiungerlo

In dettaglio, ecco una breve descrizione del percorso: https://www.siciliadagiocare.it/etna/rifugio-carpinteri/ . (FOTO DI G. MUSUMECI)


Autore: Grazia Musumeci