Politicamente e territorialmente, il grande vulcano Etna appartiene interamente alla provincia di Catania e, nello specifico, è suddiviso tra ben diciassette comuni. Ma sono almeno altre due le province che sentono di avere qualche diritto – se non altro “turistico” – sull’Etna e i suoi panorami: la provincia di Messina e quella di Enna. Questi due territori infatti si affacciano sul vulcano, pur non amministrandolo, e offrono al turista la stessa magia del territorio catanese. Andiamo a conoscere le tre province dell’Etna in dettaglio e cominciamo con Catania, naturalmente.
Catania la dinamica
La provincia di Catania, oggi ribattezzata Città Metropolitana di Catania, conta oltre un milione di abitanti suddivisi in 58 comuni. Il territorio si estende da nord (confine segnato dal fiume Alcantara e dal comune di Calatabiano) fino ai Monti Iblei all’estremo sud, con il confine segnato dai paesi di Santo Pietro e di Borgo Ventimiglia e comprende, oltre all’Etna, i fiumi Simeto, Alcantara e Dirillo ed un numero imprecisato di torrenti sotterranei – tra cui l’Amenano che sfocia in superficie nella piazza Duomo di Catania, sotto forma di fontana!
La vita della provincia ruota intorno a Catania, città più grande e sicuramente dinamica. Questo centro è il più moderno di Sicilia, tanto da essersi meritata il soprannome di “Milano del Sud”. La tipica mentalità della città portuale ha fatto di Catania un luogo aperto a molte idee, proiettato nel futuro e sede di un turismo giovane e vivace, come la sua scena culturale.
Visitare la provincia di Catania
Catania è servita dall’Aeroporto Fontanarossa (codice CTA), dalla ferrovia e da due autostrade, la A18 per Messina e la A19 per Palermo. Di recente si è aggiunta l’autostrada che la collega a Siracusa. Muoversi sul territorio quindi è molto facile e così si possono ammirare diverse località interessanti. Solo per nominarne alcune: Acireale, città barocca (vedi foto grande); Aci Castello che include il famoso borgo di Aci Trezza; la splendida città delle ceramiche, Caltagirone; i centri medievali di Paternò, Adrano, Grammichele, San Pietro Clarenza, Castel di Judica, Militello.
Essendo un territorio molto esteso, se si volesse visitare tutta con attenzione ad ogni centro turistico occorrerebbe almeno un mese! Se volete fare una vacanza discreta nel catanese dedicategli almeno tre giorni pieni. In un giorno i tour più rapidi e convenienti sono: Etna, Catania e Caltagirone, oppure Etna, Catania, le Aci.
Catania e l’Etna
Come detto l’Etna appartiene tutto alla provincia di Catania e almeno diciassette comuni hanno un territorio che si estende fin quasi ai crateri sommitali. I comuni “dell’Etna” sono: Zafferana Etnea, Trecastagni, Milo, Sant’Alfio, Piedimonte (a est) – Linguaglossa, Castiglione, Randazzo, Maletto (a nord) – Bronte, Maniace, Adrano e Biancavilla (a ovest) – Paternò, S. Maria di Licodia, Belpasso, Nicolosi (a sud).
Le località più vicine in assoluto alla cima del vulcano sono Nicolosi, Milo, Sant’Alfio e Maletto. Se vorrete venire ad ammirare l’Etna dalla provincia di Catania, alloggiare in uno di questi quattro centri è l’ideale, sebbene anche Bronte, Randazzo, Zafferana e Linguaglossa siano ben attrezzati per il turismo sul vulcano.
I panorami più belli dell’Etna si possono godere da: Catania, Acireale, Milo, Bronte, Belpasso, Paternò, Nicolosi, Linguaglossa, Randazzo. Da un angolo ben preciso della piazza centrale di Zafferana si può fotografare il famoso scorcio dei crateri sommitali alle spalle dei campanili gemelli della chiesa … fantastico durante le eruzioni! Se volete ammirare l’Etna mentre prendete il sole in spiaggia, una delle visuali migliori si gode dai lidi Playa di Catania o dalla costa di Fondachello e Sant’Anna di Mascali. (FOTO DI GRAZIA MUSUMECI)