Photo above StockSnap – Pixabay
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La notte tra il 10 e l’11 agosto è forse la più magica dell’anno. Sebbene ultimamente abbia preso piede anche la tradizione della “notte di Ferragosto”, la meraviglia della Notte di San Lorenzo resta imbattuta tra le usanze tipiche dell’estate italiana. Chi può, in quella notte, va a campeggiare in zone lontane dalle città, con poche luci intorno. Proprio per godere dello spettacolo delle stelle cadenti, dette anche “Lacrime di San Lorenzo”. Inutile dire che l’Etna è una meta super gettonata, in questa occasione.
Gli errori da non fare
Non fate l’errore di partire all’avventura senza avere in mente una meta ben precisa. Saranno migliaia le persone che si ritroveranno sul vulcano, nella notte di San Lorenzo, e si rischia di rimanere impelagati in file interminabili alla ricerca di un parcheggio.
Non fate l’errore di partire troppo tardi. Piuttosto accontentatevi di trascorrere un intero pomeriggio in quota, sull’Etna, selezionando già il vostro luogo ideale per ammirare le stelle. Fate in modo, insomma, di essere già seduti comodi quando farà buio e arriveranno le folle urlanti. Salite in montagna già verso le 17 e attendete lassù la sera.
Non fate l’errore di scegliere località turistiche se non volete trovarvi circondati da centinaia di persone rumorose che rovineranno sicuramente il momento magico. Studiate bene la montagna, magari chiedendo consiglio ad una brava guida, e trovate angolini nascosti e poco conosciuti, che saranno tutti vostri.
photo G MusumeciDove e quando ammirare le stelle
La data simbolo per le stelle cadenti, come detto, è la notte del 10 agosto. Tuttavia, informandosi per tempo con siti esperti di astronomia, si potrà capire quante notti durerà la “pioggia di stelle”. E magari scegliere di appostarsi in montagna la notte dell’11, o anche la notte prima, il 9 agosto. Le date delle stelle cadenti sono diverse. Scegliete la vostra!
Dove è meglio ammirare le stelle, sull’Etna: sicuramente a Piano Vetore (Etna Sud) dove c’è anche l’osservatorio astronomico. Ma se volete evitare le folle, spingetevi oltre: al rifugio Santa Barbara o sul sentiero della Milìa (qualche chilometro più a valle). Sarebbe stupendo ammirare le stelle cadenti anche dalle cime rotonde dei crateri Sartorius, sul fianco nord del vulcano. Spesso, la notte di San Lorenzo le guide alpine dell’Etna organizzano la loro tradizionale fiaccolata, che crea un affascinante effetto “lava” a chi la ammira da lontano.
Paradossalmente è meglio non andare ad ammirare le stelle dai crateri sommitali, sebbene siano i punti più alti: i vapori emessi dal vulcano rendono il cielo notturno poco limpido.
Come fare per ammirarle…bene!
Per ammirare bene le stelle cadenti bisogna partire attrezzati. Scegliere in anticipo il luogo, come detto, sistemarsi lì con sacchi a pelo o tende (o con entrambi). Portare con sé qualcosa da mangiare, acqua, binocoli, telescopi o anche soltanto buone macchine fotografiche con ottimi zoom e filtri adeguati. Se volete fare foto professionali, però, dovrete comprare per tempo dispositivi di rotazione e cavalletti speciali, così da riuscire a seguire l’intero arco celeste durante la notte.
Sembra una raccomandazione inutile, ma bisogna ancora farla: non si fotografano le stelle con il cellulare e certamente non con il flash! (LE FOTO SONO DI StockSnap Pixabay e Grazia Musumeci)