Il sentiero Schiena dell’Asino è tra i più conosciuti e praticati sull’Etna. Ciò perché si tratta di uno dei cammini meno faticosi e più panoramici, adatto a chiunque sia abituato a marciare bene in natura. I circa 6 km di percorso sono in buona parte pianeggianti, dopo un primo dislivello importante, e il premio finale è un affaccio su Valle del Bove e sui crateri sommitali davvero emozionante! Se volete aggiungere emozione a emozione, fate una piccola deviazione su questo sentiero e inoltratevi dentro… Grotta Pitagora!
Schiena dell’Asino e Grotta Pitagora
In realtà i due percorsi possono essere seguiti indipendentemente. Cioè, si può arrivare a Grotta Pitagora e poi tornare al parcheggio, camminando per meno di 1 km ma su un terreno molto in pendenza e quindi faticoso. Oppure si può fare una sosta qui, tornare indietro e riprendere il sentiero Schiena dell’Asino per dirigersi al suo culmine sull’orlo di Valle del Bove. In entrambi i casi è fondamentale avere una brava guida locale al vostro fianco. Anche un sentiero semplice, su un vulcano come l’Etna, può nascondere difficoltà.
Curiosità: il sentiero Schiena dell’Asino si chiama così perché segue un costone arrotondato a forma di sella, come appunto la schiena di un asino; Grotta Pitagora si chiama così per via dell’ingresso perfettamente squadrato che ricorda appunto le linee del famoso teorema!
Alla scoperta di Grotta Pitagora
Situata lungo il percorso del sentiero Schiena dell’Asino, questa grotta colpisce subito per la forma dell’apertura, un triangolo rettangolo di roccia. La grotta misura metri 6×18 e si trova dentro una parete rocciosa che, sul versante opposto, cade a strapiombo verso un avvallamento.
Nonostante la forma strana, la grotta pare non sia nata dal “solito” scorrimento lavico… ma da spostamenti di sabbia dovuti a fenomeni sismici ripetuti nel tempo. Secondo altre teorie, invece, la grotta è il risultato di una emissione magmatica verticale (dicco di lava) che si è adagiato su un costone sabbioso e quando la sabbia, nel tempo, è stata portata via dal vento si è creato il vuoto che lo rende una cavità. Su questa seconda ipotesi concordano diversi studiosi, il che rende questa grotta geologicamente originale perché in nessun posto del mondo si era registrato prima un fenomeno come questo. Comunque sia, per il turista appassionato è affascinante da ammirare… e da esplorare.
L’interno è facilmente praticabile, grazie al pavimento sabbioso e all’altezza del soffitto che soltanto in fondo si avvicina eccessivamente al suolo. Alcuni buchi apertisi nel tempo sul lastrone di roccia che forma il tetto hanno permesso di avere anche delle entrate speciali per la luce solare che può creare giochi luminosi e colorati affascinanti. Per ammirarla in anteprima, collegatevi al video di Passione Etna .
Come raggiungere il sentiero e la grotta
La Grotta Pitagora si trova sullo stesso sentiero di Schiena dell’Asino, al quale si accede dalla Strada Provinciale 92 (Via Cassone) che sale da Zafferana Etnea verso Rifugio Sapienza. Nel punto in cui la strada forma il bivio con la Strada Trazzera Salto del Cane, sulla destra si vede uno slargo sabbioso quasi sempre occupato da auto in sosta. Poco lontano, la sbarra che chiude l’accesso al sentiero per Schiena dell’Asino.
Il parcheggio dista 32 km da Catania – per circa un’ora di strada, e 16 km da Zafferana Etnea o da Nicolosi, con mezz’ora di strada appena da entrambe le località etnee. — PHOTO BY Pexels – Pixabay